Rivista Rotary | Aprile 2014 - page 26

A questi obiettivi si collegano i nostri tradizionali Valori:
Amicizia, Integrità, Leadership, Diversità, Service. Senza
scordare la nostra essenza espressa nella capacità di creare
relazioni proficue con leader di tutti i continenti, culture e
occupazioni.
Quanto sopra andrà implementato non solo a livello globale
ma, è una nuova indicazione per il futuro, a livello locale per
tenere conto delle varie realtà e tendenze.
Il Rotary nel mondo, il Rotary in Italia: quali le differen-
ze? Come trova i nostri distretti, i nostri club?
Nel mio ruolo di Rotary International Coordinator ho avuto la
possibilità e il privilegio di confrontarmi nell’anno in corso
con alcuni degli altri 40 Coordinatori a livello mondiale e di
seguire direttamente oltre la zona 12, l’Italia con il Distretto
2060, e anche la Zona 13 B, Spagna e Portogallo. Il pro-
blema principale da tutti evidenziato anche se
con diverse percezioni è il decremento
dell’effettivo o meglio il man-
tenimento dell’effettivo. Il
problema è mondiale ed
è soprattutto visibi-
le nei paesi occi-
dentali, oltre al
G i appone e
all’Australia. L’Italia ha raggiunto il numero massimo di soci
nell’anno 2008-2009; da quel momento sono stati persi cir-
ca il 10 % dei soci. Nello stesso periodo il Portogallo ha perso
circa il 20 % dei soci e la Spagna oltre il 10%. La principale
ma significativa differenza tra i club italiani e quelli iberici,
ma anche a livello mondiale, è la media dei soci per club che
in Italia è di circa 49 mentre in Spagna e Portogallo è di circa
20. Questo fatto comporta per i club con meno soci di potere
operare in maniera molto ridotta, con progetti di piccola di-
mensione e a livello esclusivamente locale. I distretti italiani,
anche grazie al re-districting, sono adesso più equilibrati e
operativi. I Governatori sono meglio formati alla gestione del
Distretto e bene supportati dalla struttura delle cinque Task
Force che riportano a me (Membership, Leadership, Nuove
Generazioni, Donne, e-Club e Social Network). Riguardo ai
club ritengo che dobbiamo intraprendere ancora un virtuoso
percorso di migliore preparazione rotariana dei
futuri presidenti e dei dirigenti di club,
compito attribuito al responsabi-
le della Task Force Leader-
ship. Solo attraverso una
migliore e più diffusa
formazione po -
tremo ottenere
buoni risultati
IL PUNTO
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