Rivista Rotary | Aprile 2014 - page 31

31 global outlook
ANALISI DELL’ESPERTO
IL PRESIDENTE RI
RON BURTON
SULLE RAGIONI
DI USCITA DEI SOCI
E SULLE TERAPIE D’URTO
RON BURTON
è il presidente 2013/14 del Rotary ma
trent’anni fa era un rotariano disilluso pronto a lasciare il
proprio club. Questo l’ha spinto, nel suo mandato, a invitare
i rotariani nel mondo a
vivere il Rotary, cambiare vite
- perché
ha provato l’esperienza diretta della mancanza di stimoli che
possono indurre un membro a lasciare il Rotary. Dopo l’eradi-
cazione della polio, lo sviluppo dell’effettivo è la più rilevante
priorità del Rotary.
In ragione della membership stabile e dell’alto numero di re-
gioni in forte perdita, i leader del Rotary si sono impegnati nel
rinnovamento dell’organizzazione attraverso una serie di piani
d’intervento suggeriti dalla base sociale. In 16 piani regionali
è stata identificata una soluzione per raggiungere obiettivi
ragionevoli utili ai club per la loro ricostituzione. Parliamo con
Burton per comprendere come questi piani possano compren-
dere ciascun socio e il rispettivo club.
Come qualifichi i piani regionali per la membership?
L’idea è permettere a ciascuna regione del Rotary di sviluppare
un proprio piano per lo sviluppo e il mantenimento dei soci.
Sappiamo che una misura non è necessariamente per tutti, ciò
che funziona negli Stati Uniti può non produrre effetti altrove,
così questi piani danno ai rotariani la flessibilità sui metodi per
attrarre membri e stabiliscono un senso d’appartenenza pro-
prio perché prodotti dalla condivisione con la base associativa.
Come aiuteranno questi piani il Rotary effettivamente?
Io credo attraverso l’entusiasmo che sapremo mettere nella
loro realizzazione, le persone sono invitate a rispondere a una
sfida. Abbiamo chiesto a tutti i
director
di fornirci un numero
definito di soci sul quale potremo contare per la crescita, loro si
sono rivolti a ciascun governatore distrettuale per avere una ri-
sposta in numeri, e questo sistema ci ha così consentito di stu-
diare i nostri obiettivi e di fondare la nostra azione sul sostegno
dei
director
, dei governatori, dei presidenti di club, dei soci.
Tu hai visto tutti i 16 piani regionali, c’è una tattica pre-
valente per attrarre nuovi soci?
Una strategia propone che ai rotariani che presentino nuovi
membri sia attribuito un segno di riconoscimento sulla spilla,
una sorta di corona da posizionare dietro alla spilla rotariana il
cui colore significa quanti membri quella persona ha introdot-
to. È un incentivo e sembra simpatico.
Che reazione produrranno i piani sui rotariani di vecchia
generazione?
La maggior parte di noi ha dovuto attendere di essere invitato
da un amico per diventare rotariano, quando invitiamo nuovi
soci dobbiamo oggi dare loro una motivazione per rimanere.
C’è sempre una buona ragione per coinvolgere più cuori, mani
e concretezza per continuare il grande lavoro del Rotary, que-
sti piani invitano i membri a considerare che anche nelle loro
zone molto di più possa essere fatto grazie a un numero più
consistente di soci.
Come, se diversi club sono contenti di essere così come
sono?
Creando un nuovo club con nuove caratteristiche, nella mia
città è stato fondato il quarto club, in una comunità di 110.000
abitanti dove esistono circa 300 rotariani e nella quale ci sono
ILLUSTRAZIONI A CURA DI OTTO STEININGER
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