Rivista Rotary | Aprile 2014 - page 32

“I club tedeschi si sono concentrati sulle
connessioni tra soci e familiari e provano a
sviluppare programmi ed eventi in cui siano
molteplici i soggetti coinvolti”, dice il Rotary
Coordinator Peter Iblher. “Stiamo cercando
di far ruotare intorno al club una serie di
iniziative che siano interessanti per tutti i
membri della famiglia rotariana”
Per Høyen che sarà
director
nel 2015/16, riporta i
dati di crescita della membership della sua zona,
con particolare riferimento alla Lituania che ha
duplicato i suoi rotariani dal 2003. “Grazie all’azione
di comunicazione svolta e alle buone relazioni
istituzionali costituite” i rotariani lituani hanno
catturato l’interesse dei media per i loro progetti in
tutto il paese, questa forma di pubbliche relazioni ha
incuriosito le persone perché le ha rese consapevoli
del’incidenza del Rotary all’interno della società”
probabilmente varie persone intenzionate a diventare rotariane.
Per esempio il mio club si riunisce a pranzo il giovedì, le persone
che hanno impedimento a riunirsi con noi in quel giorno devono
poter essere coinvolte diversamente, e così abbiamo cercato di
riunirle in un breakfast club. In ogni comunità c’è almeno una
coppia di volontari disponibili a fondare un nuovo club.
Hai un asso nella manica che potrà spingere la crescita della
membership?
L’impegno. Abbandonai il mio Rotary perché non avevo niente da
fare, poi mi fu chiesto se fossi disponibile a presiedere una com-
missione e mi fu offerto, per restare, il ruolo di presidente della
commissione di Club della Rotary Foundation. Decisi di restare
convinto dell’importanza del ruolo. Il segreto è dare alle persone
la possibilità di contribuire concretamente nella comunità.
Hai lasciato il tuo Club?
L’ho fatto. Ora ci scherzo sopra, ma trent’anni fa avevo figli
piccoli, un lavoro full time ed ero concentrato a fare le cose che
credevo fossero più importanti. Se tutto ciò che sei invitato a fare
è sederti a mangiare ogni settimana un pasto magari insoddisfa-
cente, certamente non ti tratterai a lungo in un Rotary Club. Ecco
perché sottolineo l’importanza dell’impegno. Ci sono talmente
tanti fattori che ci distraggono e, per mantenere i nostri soci, cia-
scuno di noi deve sentirsi realmente impegnato nel Rotary.
Cosa pensi che disaffezioni le persone al Rotary?
E’ una domanda che pongo spesso. “Guarda il tuo RC, lo sceglie-
resti oggi? Se no, perché? Cosa saresti disposto a fare per cam-
biarlo?” Alcuni soci sono disinteressati, alcuni club funzionano
bene su tanti fronti, ciò significa che non sempre la tradizione è
sbagliata, ma che le analisi vanno condotte in modo quanto più
personalizzato. Bisogna scoprire cosa piace e cosa no ai soci valu-
tando le loro risposte a domande precise.
Dove sta crescendo il Rotary?
In India e in molte parti dell’Asia. É forte in Thailandia e a Taiwan.
C’è anche una fortissima spinta alla crescita in Africa.
Cosa possono imparare i rotariani da queste regioni?
C’è entusiasmo per il Rotary, specialmente in India. Il Rotary è
riconoscibile, l’organizzazione è prestigiosa e la gente sa di cosa
si occupa. Ma ciò che credo sia importante è comprendere che le
persone si sentono bene quando sono in grado di aiutare qualcun
altro indipendentemente dalla localizzazione geografica, così se
c’è qualcosa da imparare è la capacità di identificare e sostenere
progetti di club importanti che riscontrino una necessità specifica
della propria comunità.
Cosa potrebbe fare ogni socio per sostenere il Rotary?
Coinvolgere qualcuno. Invitandolo e facendolo sentire parte
dell’associazione. Se si è capaci di trasmettere questa sensazione
non solo resteranno e parteciperanno, ma inviteranno qualcun
altro. Io sono la prova evidente di questo.
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