Rivista Rotary | Gennaio - Febbraio 2014 - page 39

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RESPONSABILITÁ
Tutti e tre i paesi
nei quali la polio è ancora endemica hanno sviluppato
piani su misura per quel che riguarda l’immunizzazio-
ne e su come raggiungere le comunità interessate. In
Nigeria, i capo tribù selezionano personale per i team.
I rotariani nigeriani provenienti dal sud del paese, che
è libero dalla polio, sono impegnati nell’aiutare a mo-
nitorare le campagne di vaccinazione che si svolgono
nel nord. L’India sta fornendo assistenza tecnica per
istruire funzionari medici nelle zone della Nigeria dove
si hanno i peggior risultati, sfruttando l’esperienza ma-
turata nella propria campagna di eradicazione. L’Af-
ghanistan ha incrementato i supporti tecnici alle zone
ad alto rischio, fornendo anche manager a tempo pie-
no che si occupino delle campagne di vaccinazione. Nel
Pakistan si è tenuto un summit a Islamabad per trattare
le questioni dei distretti ad alto rischio. Il Rotary inoltre
ha lanciato un network di centri contro la polio per
promuovere l’abituale vaccinazione degli infanti e dei
nuovi nascituri, creare consapevolezza sul problema
della polio, e costruire la fiducia verso i vaccini.
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BAMBINI MANCATI
Piuttosto che
fare affidamento a mappe vecchie e non aggiornate,
gli operatori sanitari ora usano immagini satellitari
per identificare gli insediamenti e per assicurarsi di
raggiungere costantemente ogni luogo remoto. Le
sfide più grosse, per il Pakistan, sono rappresentate
dal sud e dal nord del Waziristan, dove i leader attivisti
hanno bandito la vaccinazione contro la polio a partire
dal giugno del 2012. Molte persone hanno paura per
la loro incolumità nel caso dovessero far vaccinare i
propri figli. A causa dei conflitti, molte famiglie sono
fuggite da quella regione. Il Rotary, il governo pakista-
no, l’UNICEF, e l’Organizzazione Mondiale della Sanità
stanno lavorando insieme per monitorare le famiglie
migranti e raggiungere così tutti i bambini che non
hanno potuto usufruire del vaccino, il tutto grazie a cli-
niche mobili poste in punti strategici, grazie alle quali
raggiungono dagli ottocento fino ai mille bambini al
giorno. Recentemente il Pakistan ha concordato centri
d’immunizzazione per bambini nei terminal degli ae-
roporti internazionali.
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INSUFFICIENZA DEI FONDI
I rotariani di tutto il mondo si stanno impegnando a
tutti i livelli, governativi e non, affinché questi prov-
vedano con il necessario supporto finanziario all’era-
dicazione globale della polio. Il lavoro diplomatico è
cruciale al fine di reperire i 5,5 miliardi necessari per
finire il lavoro.
liardi di persone. Ha anche affermato: ”l’eradicazione
della polio non è piú un programma di salute pubblica,
ma diplomatico.” Puó spiegare cosa intendeva dire?
Abbiamo le risorse, un buon piano e un eccellente supporto
tecnologico e scientifico per porre fine alla polio. Gli ostacoli
lungo questa strada sono rappresentati dalla sicurezza, dal
terrorismo e dalle barriere sociali. Per raggiungere l’obietti-
vo, dobbiamo sfruttare tutta la nostra abilità diplomatica per
aprire un dialogo con colore che si oppongono al program-
ma di eradicazione.
Dopo l’eliminazione della polio, c’é un’altra malattia
che puó essere eradicata nel mondo?
Dopo la polio, il morbillo e la rosolia possono essere affron-
tate. Entrambe sono già state debellate nelle americhe.
Come valuta il ruolo del Rotary nella Global Polio Era-
dication Initiative?
Il Rotary è un partner molto importante in questa iniziativa,
non solo per l’enorme contributo finanziario ma anche per
il patrocinio nei vari governi e con il lavoro attivo. Numerosi
rotariani operano durate le varie campagne di vaccinazione.
Per molti, incluse le persone della sua terra natia in
Brasile, la polio è diventata un qualcosa appartenente
a un passato ormai dimenticato e non la considerano
una minaccia. Cosa vuole dire a queste persone?
Il mondo oggi è un piccolo villaggio. Finché la polio sarà
presente in qualche parte del pianeta, persino nelle terre più
lontane, nessun paese al mondo può dirsi libero da questa
malattia.
Guarda il discorso all’ONU sulla pol
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