Rivista Rotary | Settembre 2014 - page 31

LA POLIO FINISCE QUI
31 il punto sulla polio
Una ragazza guarda fuori dalla finestra di un ospedale,
dopo che i Boko Haram hanno razziato il villaggio.
NIGERIA
Delle tre restanti zone dove la polio è ancora endemica, la
Nigeria è la più vicina a porre la parola fine alla trasmissi-
vità del virus. A metà anno, si erano verificati solo cinque
casi, rispetto ai 42 dell’anno scorso. E quattro di questi
cinque casi sono localizzati nella zona nord dello Stato,
la regione di Kano. La copertura dei programmi di vacci-
nazione è schizzata dal 36% di ragazzi raggiunti nel gen-
naio 2013 al 55% del dicembre dello stesso anno. “La
costanza delle campagne di vaccinazione è quello che ci
ha portato ad avere questi risultati” afferma Funsho.
Il potenziamento delle infrastrutture sanitarie è la chiave
per l’accettazione delle vaccinazioni antipoliomelite in
Nigeria (e in tutti i Paesi ancora endemici), dove ben
altre sono le malattie che la popolazione riconosce come
pericolose, come la malaria, la diarrea e le varie malattie
dell’apparato respiratorio. A maggio il Rotary ha iniziato il
finanziamento di campi sanitari, dove dottori e infermieri
possono trovare il necessario per la salute della popola-
zione, e somministrare così anche il vaccino antipolio.
Questi campi rappresentano un “game changer” capace
di attirare la popolazione locale e somministrare così più
facilmente il vaccino orale.
Nonostante il Paese non sia mai stato così vicino dall’era-
dicazione del virus, le violenze che ancora si perpetuano
nel nord della Nigeria ne impediscono la realizzazione.
Negli ultimi cinque anni I miliziani Boko Haram hanno
ucciso migliaia di persone, tra cui alcuni vaccinatori anti
polio, e sono responsabili del rapimento di inizio anno
delle oltre 200 giovani studentesse che, al momento
della stampa di questo numero, non sono state ancora li-
berate. Per numerosi mesi del 2013 gli operatori sanitari
non hanno potuto svolgere campagne d’immunizzazione
nella regione del Borno. Ma la recente controffensiva
delle truppe militari governative ha permesso la ripresa
delle campagne: a marzo solo il 12% dei bambini della
regione del Borno non sono stati raggiungibili, rispetto al
45% del luglio 2013. Il Rotary e i suoi partner stanno
predisponendo campagne specifiche per le zone meno
raggiungibili e più instabili, formando numerosi team
medici pronti a campagne lampo quando gli analisti per
la sicurezza preannunciano periodi di relativa sicurezza.
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