Rivista Rotary | Settembre 2014 - page 34

AFGHANISTAN
Quello che succede in Pakistan, succede anche in Afghani-
stan: “siamo interconnessi” ci racconta Niazmand. È stato
registrato un solo caso di contagio negli ultimi 18 mesi, i re-
stanti casi, compresi gli 8 registrati fino al 6 agosto, sono ge-
neticamente collegate ai focolai pakistani. (Si stima che dopo
gli attacchi nel Waziristan settentrionale i profughi pakistani
rifugiati in Afghanistan siano circa 100.000). A differenza
del Talebani del Pakistan, che attaccano costantemente gli
operatori sanitari, i Talebani afghani, che sono connessi solo
relativamente agli integralisti pakistani, hanno collaborato per
anni con il Rotary e i suoi partner per eradicare la polio. I team
sanitari ricevevano lasciapassare e i casi registrati passarono
dai 37 del 2012 ai 14 del 2013. Ma da marzo i Talebani
hanno sospeso le vaccinazioni nella provincia di Helmand,
dove gli operatori sanitari sono accusati di aver spiato i loro
leader. Ben due Giornate di Vaccinazione nazionale sono state
annullate, privando così 655.000 bambini del vaccino. “Le
sfide sono le stesse in tutti i Paesi. L’insicurezza è la sfida
più grande, una sfida che devono affrontare costantemente
tutti gli operatori sanitari, che sono i veri eroi del programma
di vaccinazione.” Un altro aspetto critico è rappresentato dal
momento di transizione tra il governo uscente e quello entran-
te, la cui elezione è tutt’ora avvolta da un alone di irregolarità.
Il Rotary ha pagato direttamente la vaccinazione di 18.800
persone che hanno attraversato il confine tra Afghanistan e
India nell’ultimo periodo. E, come negli altri Paesi, il Rotary
e i suoi partner hanno creato campi di prevenzione sanitaria
e stanno lavorando per migliorare le condizioni di salute della
popolazione, in modo tale da avere sempre più supporto dalla
popolazione locale e raggiungere così sempre più bambini.
“Quando costantemente dici ‘polio, polio, polio’, questo
provoca una specie di noia mentale. Per questo motivo è fon-
damentale sostenere e rispondere anche ad altre necessità
sanitarie, in modo tale da incentivare le comunità.”
IL PUNTO
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ROTARY
ottobre 2014
Gli operatori sanitari hanno il lasciapassare dai talebani afgani, che hanno sostenuto nel tempo l’eradicazione della polio.
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