Rivista Rotary | Giugno 2015 - page 33

Per la terza fase, l’Unità di Trasformazione di prodotti agricoli
locali è stata inaugurata nel maggio 2014 alla presenza del
neocardinale haitiano Chibly Langlois, sta producendo come
previsto e i suoi prodotti di trasformazione della manioca,
dell’albero del pane etc. vengono venduti con successo sul
mercato locale, con l'intento di estenderne la vendita anche
sul mercato della capitale Port-au-Prince. La gestione della
Unità di Trasformazione viene trasferita gradualmente in
mano alle cooperative di agricoltori locali che forniscono la
materia prima e che ne traggono un non trascurabile benefi-
cio economico.
4. Quarta fase - Alle fasi iniziali del progetto si è aggiunta, a
partire da giugno 2014 e tuttora in corso, su sollecitazione
del World Food Program e del governo haitiano, una quarta
fase, che prevede lo studio, la messa a punto e la produzione
di integratori nutrizionali per l’infanzia basati su una pianta
– la Moringa Oleifera – estremamente ricca di vitamine, di
minerali e di proteine rispetto alla maggior parte della frutta
e dei legumi. La Moringa Oleifera, che cresce bene e rapi-
damente nei climi caldi quale quello di Torbeck, è originaria
dell'India e raggiunge i dieci metri di altezza con fiori piccoli
di colore bianco crema e frutti a baccello lunghi circa cm 40.
In ambiente tropicale può fiorire anche tre volte l’anno.
La ricerca in corso prevede la miscelazione della Moringa con
farine tradizionali di mais, manioca e sorgo, al fine di aumen-
tare le capacità nutrizionali necessarie al cibo per l’infanzia.
Il progetto faciliterà l'introduzione presso le comunità rurali
di questi prodotti attraverso programmi di sensibilizzazione
per oltre 500 mamme e i loro bambini fino a cinque anni e
per donne in gravidanza. L’obiettivo di questa quarta fase del
programma è quindi la creazione di integratori nutrizionali
autoctoni, eliminando così la necessità dei precari aiuti dalle
Organizzazioni Umanitarie Internazionali.
Dal punto di vista finanziario, il progetto pilota ha impegnato
a oggi risorse per circa un milione e duecentomila euro che
raggiungeranno il milione e mezzo al termine della quarta
fase, comprese le spese per le attività di presentazione e di
comunicazione in occasione di EXPO.
Di queste risorse circa la metà proviene dal mondo rotariano
(The Rotary Foundation con tre Matching Grant e un Global
Grant e iniziative di Rotary Club di Italia, Svizzera, Germania
e Stati Uniti) e l’altra metà da Istituzioni pubbliche (Comune
di Milano, World Food Program) e private (Fondazione Uni-
credit, Fondazione Cariplo), con un approccio che rispecchia
le indicazioni e le direttive Future Vision della Rotary Foun-
dation.
Il risultato atteso da questo progetto pilota è una best practi-
ce da presentare ad EXPO 15 come eredità (Legacy) dell’E-
sposizione Universale di Milano.
I risultati del progetto pilota Aquaplus e il piano per l’esten-
sione ad altre zone disagiate del mondo della best practice
messa a punto ad Haiti sono presenti durante i sei mesi di
EXPO, sia con un’area ad esso dedicata nell’ ambito del
Cluster dei Tuberi e Cereali dove si trova il Padiglione di
Haiti, sia con almeno quattro Convegni distribuiti nel corso
dell’esposizione.
P
ier
M
arco
R
omagnoli
ROTARY ED EXPO
33 Rotary ed EXPO
1...,23,24,25,26,27,28,29,30,31,32 34,35,36,37,38,39,40,41,42,43,...64
Powered by FlippingBook