Rivista Rotary | Giugno 2015 - page 50

NOTIZIE ITALIA
Attività e servizio nei Distretti
fino a raggiungere nelle ultime edizioni
il ragguardevole traguardo di quasi 60
ospiti.”
Come partecipare al Campus, e quali le
maggiori difficoltà che si riscontrano in
fase programmatica?
“Il reclutamento - precisa Silvia Gam-
botto RC Courgnè e Canavese e Medico
del Campus – avviene dietro segna-
lazione delle Assistenti Sociali, delle
Scuole o per conoscenza personale.
Programmare la vacanza con le Scuole
è tutto più semplice, gli insegnanti di
sostegno aderiscono con entusiasmo
a questo progetto e lo trasmettono ai
ragazzi e ai loro familiari.
Diverso e più problematico è il rapporto
diretto con le famiglie, sempre molto
restie a permettere ai loro figli di allon-
tanarsi da casa senza la loro presenza,
molto spesso dominante e protettiva.
Temono che nessuno sia in grado di
prendersi cura dei loro cari, come lo
fanno loro e hanno paura che i loro fi-
gli, lontani da casa, possono smarrirsi,
soli come sono senza la loro protettiva
presenza. E sono sopraffatti da lace-
ranti sensi di colpa... fino a quando
non vengono a trovarli nel corso della
settimana e scoprono che i ragazzi vi-
vono benissimo senza troppe nostalgie,
si divertono con i nuovi amici e, senza
genitori, si sentono più responsabilizza-
ti e collaborativi.”
Il Rotary Campus 2015 ha chiuso i
battenti festeggiando con un’enorme
torta, con tanto di candeline, i suoi
undici anni di attività, ed anche io, che
ho partecipato per il quinto anno a que-
sta straordinaria esperienza formativa,
vorrei lasciare una breve testimonianza.
Partecipare al Campus è stato come se
in questa indimenticabile settimana
il resto del mondo non esistesse, con
la loro tenerezza i ragazzi riuscivano a
trasmettere tanta positività e a quelli
che si definiscono “normali” lascio la
convinzione di essere i migliori, per me
tengo la certezza che nella vita si può
sempre migliorare.
Per me e per tutti il Campus è un uni-
verso che è soltanto nostro e loro, dei
diversamente abili (ma poi siamo re-
almente certi che i diversi siano loro e
non noi?).
Ma il Campus non è soltanto un ap-
puntamento fisso di una settimana, i
contatti con le associazioni, le fami-
glie e i ragazzi proseguiranno per tutto
l’anno perché quanto seminato, non
andrà disperso e sarà seguito nel corso
dell’anno per prepararci al nuovo ap-
puntamento dal momento che il valore
di un’idea sta nel metterla in pratica e
questa, soprattutto questa, è un'occa-
sione di “vero” servizio rotariano.
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ROTARY
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