Rivista Rotary | Giugno 2015 - page 49

NOTIZIE ITALIA
49 notizie italia
DISTRETTO 2032
Tutti hanno diritto a essere felici
Il Rotary Campus festeggia la sua undicesima edizione.
Savona, 19 maggio, Buon compleanno
“Rotary Campus”, un anniversario che
abbiamo festeggiato insieme ai nostri
amici e ai volontari rotariani e non, a
Noli, alla Casa al mare della Congrega-
zione delle Suore di Maria Santissima
Immacolata.
Possiamo avere tutti i mezzi di comu-
nicazione del mondo, ma niente, asso-
lutamente niente, sostituirà lo sguardo
dei nostri amici che ci hanno accompa-
gnato giorno per giorno in questa “va-
canza diversa” fatta di Amicizia, Amore
e Gioia di Vivere.
E noi rotariani, spinti dal nostro impe-
gno di “Amicizia e Servizio” abbiamo
la fortuna di essere stati testimoni di
questo anniversario per spiegare a tutti
chi siamo e come operiamo.
Cos'è il Campus?
“Il Campus è un'occasione di Servizio
Rotariano - risponde Gianni Montalenti
già Governatore Rotary del Distretto
2030 - permette di promuovere in-
formazione, solidarietà e conoscenza
del mondo dell'handicap e, al tempo
stesso, permette di alleggerire, anche
se soltanto per pochi giorni, la fatica
dei familiari o di chi si prende cura,
quotidianamente, dei nostri “amici”
con disabilità medio-alta.”
“Il Campus è Amicizia e Servizio - pro-
segue Gianni Schinzo RC Courgnè e
Canavese – il Campus non è la solita
conviviale, non si parla di vacanze eso-
tiche, di professionisti prestigiosi o di
posizioni di comando... qui al Campus
troviamo chi veramente dimentica il
suo ruolo nella società e viene a dare
la sua disponibilità per aiutare i ragazzi
ad uscire dai loro problemi, a ritrovare
quella fiducia in se stessi che hanno
perduto.
Al Campus riscopriamo la gioia di sta-
re insieme, quella della condivisione,
dello scambio umano, del colloquio
sereno: in quei momenti i ragazzi so-
no il centro dell'universo, il resto non
conta. Questo è l'aspetto sorprendente
del Campus; di aiuto ai ragazzi è vero,
ma è principalmente una nuova lettura
morale per noi rotariani.
Una sobria analisi che ridimensiona
ogni aspetto della nostra vita, guidan-
doci verso la ricerca di nuovi orizzonti,
meno materialistici, più partecipativi e
solidali verso gli altri, i più deboli.”
Quando è iniziata questa straordinaria
esperienza?
“Era il 2005, - interviene Piero Por-
taluppi RC Casale Monferrato – è sta-
to il PDG Giuseppe Nuzzo a ideare il
Campus come una vacanza diversa per
ragazzi portatori di handicap e ai relati-
vi accompagnatori. Nuzzo ne parlò con
Montalenti, lui ne discusse con me e
l'idea prese forma.
Rivolto a un'utenza con disabilità me-
dio-alta, in prevalenza giovane (15-50
anni), il Campus ha visto negli anni au-
mentare le richieste di partecipazione
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