FOCUS
22
ROTARY
ottobre 2016
Questo risultato non segna la fine della trasmissione, ma indica che
ci siamo vicini.
Il piano finale include lavorare con leader religiosi per diffondere il
supporto per l’immunizzazione della polio. Ammar Shafiq, addetto
alla comunicazione dell’OMS, ha avuto queste conversazioni per
anni. L’impegno è quello di raggiungere il successo, ha detto, con i
rifiuti alla vaccinazione scesi a 24.666 a marzo 2016 da 62.827 a
marzo 2014, riflettendo un tasso di meno dello 0,1% dei 35 milioni
di bambini sotto i 5 anni in Pakistan.
A Nowshera, una città di almeno 1 milione di persone a est di Pe-
shawar, ho visitato una madrasa, una scuola islamica di 220 ragazzi,
dove ho parlato con Zahid, un ricercatore. È molto gentile e cortese
nei confronti dei visitatori stranieri. Anticipando che sedermi per
terra sarebbe stato scomodo per me, mi ha indicato un cuscino, e al
posto del tè tradizionale mi ha offerto una coca-cola.
Il 35enne dalla voce delicata, con il tradizionale vestito bianco e la
barba lunga, ha detto che entrambi i suoi figli sono stati immuniz-
zati contro la polio e altre malattie. Dal 2014, ha detto, è un forte
sostenitore dei vaccini per la polio.
Nell’ambiente, i membri del GPEI lavorano in squadra. In un ufficio,
ho conosciuto impiegati del governo, dell’OMS e dell’UNICEF. In un
altro, ho parlato con impiegati finanziati dal Rotary, UNICEF e or-
ganizzazioni no profit locali gestite da Tayyaba Gul, socia del Rotary
Club Islamabad Metropolitan.
Gul, che è stata la mia guida per un giorno e che lavora presso il
Fondo globale per la lotta all’AIDS, tubercolosi e malaria di Islama-
bad, che ha detto «Ho solo contribuito con la mia parte in quanto
rotariana. Sono felice di lavorare in aree remote specialmente con
donne, motivandole ad avere un ruolo nella società». È chiaro per
me che Gul è un modello per loro.
Lei gestisce un centro di assistenza medica sovvenzionato dal Rotary
in Nowshera, dove il suo team finanziato dal Rotary, le
Lady Health
Workers
(a cui ci si riferisce quasi sempre con LHWs), si impegna a
rimuovere le barriere culturali. Le LHWs lavorano in un quartiere di
afgani, che si sono spostati a causa di conflitti nelle regioni tribali al
confine, cercano di diffondere fiducia tra le donne della comunità al
fine di persuaderle a vedere l’immunizzazione contro la polio come
una parte normale delle cure post-parto.
Le operatrici di Gul sono anche parte di un programma pilota volto
all’utilizzo di cellulari per registrare i dati giorno dopo giorno, per-
mettendo loro di inviare resoconti settoriali direttamente al National
Emergency Operations Center. I lavoratori erano soliti compilare a
mano fogli per il conteggio, ma ora, «estrapoliamo queste informa-