Previous Page  18 / 60 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 18 / 60 Next Page
Page Background

FOCUS

18

ROTARY

ottobre 2016

Vestita

con un burqa nero sotto il sole cocente, con una temperatura che

sfiora i 38°C, Hina si sposta da casa in casa, bussando a ogni por-

ta. Schiacciati contro i muri delle case in mattoni di argilla, file

ordinate di mucchi di letame seccati al sole sono pronti per essere

utilizzati come combustibile da cucina.

In ogni casa, Hina lascia a ogni bambino dai cinque anni in giù le

gocce del vaccino antipolio, trascrive le dosi sul suo registro e segna

col gesso la casa. Un esercito di uomini e donne come Hina sono in

prima linea nella guerra contro la polio in Pakistan. Impegnata con

l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Hina è la respon-

sabile di 223 abitazioni nel suo quartiere, assicurandosi che ogni

nuovo nato riceva il vaccino contro il virus. Durante la campagna per

l’immunizzazione, ha lavorato otto ore al giorno per essere sicura di

riuscire a visitare ogni casa e immunizzare ogni bambino.

Quando mi sono trovato in sua compagnia – in una povera periferia

di Peshawar, città vicino a Khyber Pass sul confine tra Pakistan e

Afghanistan – sono rimasto sorpreso. Nel 2011, fui licenziato dalla

mia posizione di responsabile finanziario di un’azienda mondiale di

cibo e bevande, e cominciai una nuova carriera da scrittore. Dopo

essere entrato nel Rotary Club Salt Lake City, Utah, nel 2012, iniziai

una presentazione sull’eradicazione della polio. Alla fine del 2015,

sembrava che il Pakistan dovesse presto vedere il suo ultimo caso

di polio. Così decisi di andare in questa parte del mondo, dove il

poliovirus selvaggio circolava ancora, per essere testimone della sto-

ria e per incontrare gli uomini e le donne che stanno lavorando per

eliminare il virus. Mentre aspettavo fuori – gli uomini non possono

entrare quando in casa ci sono solo le donne con i bambini – Hina

stava vaccinando Saba, una bimba di 2 anni che aveva già ricevuto

il vaccino sette volte. Ogni dose è stata registrata.

Nei bambini sani tre dosi garantiscono l’immunità, mentre i bambini

malnutriti del Pakistan hanno bisogno di almeno otto dosi per essere

protetti, così i bambini qui e i loro vicini in Afghanistan sono immu-

nizzati ripetutamente fino al loro sesto compleanno.

TESTO di

Devin Thorpe

APPROFONDIMENTI di

MiriamDoan

SCATTI di

Khaula Jamil

segue >>