FOCUS
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ROTARY
ottobre 2016
Vestita
con un burqa nero sotto il sole cocente, con una temperatura che
sfiora i 38°C, Hina si sposta da casa in casa, bussando a ogni por-
ta. Schiacciati contro i muri delle case in mattoni di argilla, file
ordinate di mucchi di letame seccati al sole sono pronti per essere
utilizzati come combustibile da cucina.
In ogni casa, Hina lascia a ogni bambino dai cinque anni in giù le
gocce del vaccino antipolio, trascrive le dosi sul suo registro e segna
col gesso la casa. Un esercito di uomini e donne come Hina sono in
prima linea nella guerra contro la polio in Pakistan. Impegnata con
l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Hina è la respon-
sabile di 223 abitazioni nel suo quartiere, assicurandosi che ogni
nuovo nato riceva il vaccino contro il virus. Durante la campagna per
l’immunizzazione, ha lavorato otto ore al giorno per essere sicura di
riuscire a visitare ogni casa e immunizzare ogni bambino.
Quando mi sono trovato in sua compagnia – in una povera periferia
di Peshawar, città vicino a Khyber Pass sul confine tra Pakistan e
Afghanistan – sono rimasto sorpreso. Nel 2011, fui licenziato dalla
mia posizione di responsabile finanziario di un’azienda mondiale di
cibo e bevande, e cominciai una nuova carriera da scrittore. Dopo
essere entrato nel Rotary Club Salt Lake City, Utah, nel 2012, iniziai
una presentazione sull’eradicazione della polio. Alla fine del 2015,
sembrava che il Pakistan dovesse presto vedere il suo ultimo caso
di polio. Così decisi di andare in questa parte del mondo, dove il
poliovirus selvaggio circolava ancora, per essere testimone della sto-
ria e per incontrare gli uomini e le donne che stanno lavorando per
eliminare il virus. Mentre aspettavo fuori – gli uomini non possono
entrare quando in casa ci sono solo le donne con i bambini – Hina
stava vaccinando Saba, una bimba di 2 anni che aveva già ricevuto
il vaccino sette volte. Ogni dose è stata registrata.
Nei bambini sani tre dosi garantiscono l’immunità, mentre i bambini
malnutriti del Pakistan hanno bisogno di almeno otto dosi per essere
protetti, così i bambini qui e i loro vicini in Afghanistan sono immu-
nizzati ripetutamente fino al loro sesto compleanno.
TESTO di
Devin Thorpe
APPROFONDIMENTI di
MiriamDoan
SCATTI di
Khaula Jamil
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