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ROTARY
febbraio 2017
SPECIALE
Grazie in parte al recente aumento delle quote sociali appro-
vato di recente, ora stiamo apportando cambiamenti signifi-
cativi che ci consentiranno di migliorare il supporto ai nostri
club grazie a una serie più ampia di
tool
online. In partico-
lare, un sito web,
Rotary.org/it, aggiornato, e una procedura
semplificata per richiedere le sovvenzioni della Fondazione
Rotary, una migliore esperienza con
Il mio Rotary
e un
Rotary
Club Central
ristrutturato più efficace, più veloce, più facile
da usare, disponibile sui dispositivi mobili. Si tratta dell’im-
portanza di mettere a buon uso le preziose risorse del Rotary.
Dando un’occhiata alle specifiche sfide dei nostri club, che
dobbiamo aiutare a risolvere, due in particolare mi colpisco-
no. Una è l’equilibrio della rappresentanza tra i due generi
nell’effettivo, e l’altra è l’età media dei rotariani.
Sono già 28 anni dalla decisione del Consiglio di Legisla-
zione di ammettere le donne nell’effettivo del Rotary. Ma la
percentuale della presenza femminile nei nostri club è solo
del 20% – un aumento dal 13% rispetto a dieci anni fa. Di
questo passo, ci vorranno altri tre decenni per arrivare dove
dovremmo essere già: parità di rappresentazione dei generi,
con lo stesso numero di donne e di uomini nei Rotary club.
Tre decenni sono un periodo troppo lungo di attesa per realiz-
zare un Rotary che rifletta il mondo in cui viviamo. Dobbiamo
farne una priorità adesso.
In questa classe di 539 governatori distrettuali, abbiamo
103 donne. E voi siete un favoloso esempio di donne di cui
abbiamo bisogno nel Rotary, donne leader che aiuteranno il
Rotary a connettersi e rappresentare, oltre che servire meglio,
tutti i soci delle nostre comunità. Abbiamo bisogno di altre
persone come voi.
La seconda sfida riguardante la rappresentazione demogra-
fica dell’effettivo è l’età. Paul Harris aveva 36 anni quando
convocò quella che divenne la prima riunione del Rotary a
Chicago, nel 1905. Oggi, solo il 5 % dei nostri soci ha meno
di 40 anni. Solo il 5 %. La maggior parte dei nostri soci ha
oltre 60 anni. E questo dato si basa solo sull’età riportata da
circa la metà dei soci dell’effettivo, non include le persone
che non hanno voluto dichiarare la propria età.
Pensiamo un attimo a questo. Consideriamo adesso l’aspetto
che avrà il Rotary tra 10 o 20 anni, se non prendiamo un
serio impegno, e molto presto, ad affiliare soci più giovani.
È essenziale trovare nuovi e migliori modi per attrarre rego-
larmente soci più giovani, in modo da creare costantemente
nuove generazioni di soci e leader. Questo è essenziale per il
successo della nostra organizzazione.
Adesso parliamo della nostra seconda priorità strategica:
focus e incremento dell’azione umanitaria.
Esistono sei aree d’intervento nel Rotary. In tutte le aree,
un elemento essenziale è quello della sostenibilità. Noi non
scaviamo pozzi per poi andarcene via: noi assicuriamo che le
comunità possano provvedere alla manutenzione e riparazio-
ne di questi pozzi. Se costruiamo una clinica, ci assicuriamo
che la clinica abbia modo di continuare a funzionare, senza il
nostro continuo supporto. E per quanto riguarda la polio, non
stiamo solo lavorando per contenerla, ma siamo impegnati a
sradicarla.
Alcune delle 103 Governatrici entranti: tra loro Lorenza Dordoni (D2050) e Salvina Deiana (D2080).
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