21 assemblea internazionale
ASSEMBLEA INTERNAZIONALE
Eradicare la polio è il massimo che si possa fare a proposito
di servizio sostenibile. Si tratta di un investimento che pro-
durrà non solo un beneficio a lungo termine, ma permanente,
su scala globale. Naturalmente la polio è unica nella storia
del Rotary. Ma ci ha consentito di dimostrare ciò che siamo
in grado di realizzare. E dovrebbe essere un modello del no-
stro service, un promemoria globale che il modo migliore per
accrescere il bene che facciamo è farlo in modo sostenibile e
spesso in collaborazione con altri.
La nostra terza priorità è migliorare l’immagine pubblica e la
consapevolezza, che naturalmente va abbinata ai primi due
obiettivi. Quando saremo in grado di comunicare meglio chi
siamo nel Rotary, in cosa crediamo e ciò che facciamo, sarà
più facile attrarre nuovi soci che potranno far parte della nostra
organizzazione e nuovi partner, che ci aiuteranno a fare leva
sul nostro service per fare ancora di più. Ciò che collega tutte
queste priorità è una singola parola: sostenibilità.
Ma c’è un altro aspetto della sostenibilità che sta alla base
di tutto questo, ma di cui non parliamo tanto nel Rotary, e
che non possiamo più tralasciare adducendo che non è nostra
responsabilità. Si tratta della sostenibilità del nostro pianeta.
Nel 1990, il Presidente RI in carica all’epoca, Paulo Costa,
aveva chiesto a tutti i rotariani di “salvaguardare il pianeta
Terra”. Con questa esortazione lui sperava di svegliare la “co-
scienza ecologica” del Rotary. Impegnandosi per il pianeta
Terra, secondo il Presidente, veniva siglato il nostro impegno
per il futuro.
Oggi, il degrado ambientale e il cambiamento climatico ci
mettono tutti in pericolo e stanno avendo un impatto spro-
porzionato sui più vulnerabili, coloro nei cui confronti il Ro-
tary ha la più grande responsabilità. Purtroppo, le questioni
ambientali raramente compaiono nei programmi del Rotary.
Ormai è passato il momento in cui la sostenibilità ambientale
poteva essere respinta come una questione non importante
per il Rotary e dovrebbe essere una preoccupazione per tutti.
Pertanto, io chiedo a ogni Rotary club di piantare un albero
per ogni socio, dall’inizio dell’anno rotariano fino alla Giorna-
ta della Terra, che si celebrerà il 22 aprile 2018. Mi auguro
che il risultato di questo impegno possa avere una maggiore
portata del semplice beneficio ambientale derivante da
questi 1,2 milioni di nuovi alberi, che è già un meraviglioso
risultato. Ritengo che il risultato maggiore sarà un Rotary che
riconosce la nostra responsabilità, non solo per le persone
del nostro pianeta, ma per il pianeta stesso nel quale tutti noi
Sharon Vogelpohl parla di "People of Action" campagna sull'immagine pubblica del Rotary.