.
.
22
ROTARY
febbraio 2017
SPECIALE
Guardare quella foto, guardare quella bambina e la nostra ruo-
ta Rotary: quello fu il momento in cui mi resi conto della forza
del Rotary che tutti noi conosciamo, ogni singolo giorno: il po-
tere di fare la differenza per coloro che hanno bisogno di noi.
Fare la differenza è un’espressione che sentite dire sempre
nel Rotary, le opportunità che abbiamo e le cose che faccia-
mo. E questa è la ragione per cui siamo tutti qui, a quest’as-
semblea. Per fare la differenza: nel nostro mondo, nelle no-
stre comunità e nella vita del prossimo. E per l’anno rotariano
2017/2018, questo non sarà solo il nostro obiettivo, ma il
nostro tema: Il Rotary fa la differenza.
Il tipo di differenza che ogni club e ogni rotariano potrà fare
dipende dalle sue decisioni. Ma noi siamo uniti in seno alla
nostra organizzazione e riguardo i suoi principi comuni: la
nostra insistenza sull’etica e il nostro impegno nel servire al
di sopra di ogni interesse personale.
Come singolo individuo, cosa avrei potuto fare, cosa avreb-
be potuto fare ognuno di noi per aiutare quei bambini di
Chernobyl? Noi non avremmo saputo nemmeno da dove
cominciare. Ma attraverso il Rotary, il mio piccolo Club di
Sandringham fu in grado di fare una differenza reale.
Nel Rotary, noi sappiamo che possiamo fare di più insieme
che da soli. Questo è il principio su cui si basa il nostro ser-
vice, ed è vero a ogni livello del Rotary. Noi siamo uniti nei
nostri obiettivi comuni di spostare in avanti la nostra organiz-
zazione e assicurare il suo futuro duraturo. Io chiedo a tutti
voi di tenere sempre a mente quello spirito di lavoro di squa-
dra e cooperazione e di riportarlo con voi nei vostri distretti.
Vorrei ribadire che l’anno prossimo per tutti noi non sarà un
anno di sola leadership. Il nostro lavoro è di farne un anno per
far brillare il Rotary. Un anno in cui tutti noi ci siamo impegna-
ti a dedicare al service attraverso il Rotary. Questo è il Rotary
che fa la differenza, creando club di service più attivi che pos-
sano operare meglio e in modo più duraturo. È credere in un
Rotary che viene riconosciuto per le buone opere che realizza,
un Rotary che continuerà a crescere, a perdurare, a passare da
un punto di forza all’altro, facendo la differenza nelle nostre
comunità, nei nostri Paesi e nel nostro mondo.
Questo è quanto realizzeremo insieme nel prossimo anno:
il
Rotary fa la differenza.
viviamo, e dal quale tutti noi dipendiamo. Questa può essere
la nuova caratteristica del Rotary nel 2017/2018.
Oggi ho cominciato parlando delle esperienze rotariane che
cambiano la vita. E desidero concludere parlandovi di un’e-
sperienza che mi ha cambiato la vita, un’esperienza che ha
dato forma al mio servizio e al mio impegno per il Rotary.
È successo circa 31 anni fa, il 26 aprile 1986, e ricordo la
data perché era il mio 39esimo compleanno, quando esplose
il reattore numero 4 dell’impianto nucleare di Chernobyl. Tut-
ti noi conosciamo gli enormi problemi causati da quell’evento
in Ucraina, in Bielorussia e in tutta Europa.
Anni dopo, il governo australiano realizzò un programma per
aiutare i bambini di Chernobyl, portandone tanti in Australia
per brevi vacanze al sole così da esporli all’aria pura del Pa-
ese. Il mio Rotary club offrì di prendersi cura di un autobus
di bambini per un fine settimana a Sandringham, dove c’è
un bellissimo parco giochi costruito anni prima dal mio club.
Ci divertimmo con quei bambini, che erano più magri e più
pallidi di quello che avrebbero dovuto essere. E la settimana
dopo il loro rientro, sulla prima pagina di un quotidiano locale
c’era la foto di una bambina che giocava nel giardinetto del
Rotary club, con un grande sorriso in faccia e coi capelli al
vento. Accanto a lei, c’era la ruota del Rotary.
Condividere le esperienze rotariane che cambiano le vite
per cambiare altre vite.
INDICE