ROTARY |
novembre 2011
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Julio Sorjus, durante il suo intervento di presenta-
zione. La seconda sessione plenaria si è aperta con
il tema Rotary: il Servizio e l’intervento del Chai-
rman Norbert Turc, seguito dal Co-chair Paul Knyff.
Nella pagina a fianco, sopra: Serge Gouteyron è in-
tervenuto su L’ideale del servizio rotariano; Linda
Muller su I partner nel servizio e la ricerca dell’ec-
cellenza. Alessandra Faraone Lanza ha introdotto
Luis V. Giay - foto grande - con Le nuove frontiere
della filantropia, e la CEO di Tiffany&Co. EU Raf-
faella Banchero - foto grande a pagina 37 - con La
Valorizzazione delle sinergie, nel corso della terza
sessione plenaria, dedicata al tema Servizio e Fi-
lantropia.
grandi organizzazioni unite nell’impegno
per la comunità. Riconoscendo al Rotary
la primogenitura della visione di un mon-
do libero dalla polio, e le funzioni di ispi-
ratori, volontari, donatori, coscienze, che
appartengono a tutti i Rotariani coinvolti,
la relatrice ha insistito sul ruolo trainante
che il Rotary può avere per trovare nuovi
partner nel servizio e nella sollecitazione
alla donazione di risorse economiche da
parte di filantropi, governi e istituzioni.
La terza sessione plenaria è entrata nel
vivo del tema
Il Rotary tra Servizio e Fi-
lantropia.
Carico di energia l’intervento
di Luis Vicente Giay, che ha elaborato una
analisi del rapporto tra distribuzione della
ricchezza e predisposizione alla filantro-
pia, evidenziando come questa si sia tra-
sformata nel tempo da semplice donazio-
ne di pochi facoltosi individui, in una sorta
di filantro-capitalismo, un sistema innova-
tivo, facilitato dalla globalizzazione che ha
posto i nuovi protagonisti nella condizio-
ne di poter valutare e creare prospettive
analitiche per una più finalizzata destina-
zione dei fondi a loro disposizione: senza
coinvolgimenti personali a livello politico,
industriale, o di ritorno degli investimenti,
in considerazione dell’essere disinteressa-
ti dalla produzione di ricchezza su quegli
stessi fondi. Trasparenza e sosteniblità, in
un mondo fortemente condizionato dalla
crisi internazionale, sono diventati ben
presto criteri di selezione dei partner, cui
i filantropi si affidano per la destinazione
certa delle donazioni: caratteri tipici di un
sistema organizzato e capillarmente diffu-
so a livello globale, tale da rappresentare
un vero modello di capacitò, concretezza,
idealismo. Il Rotary, il partner ideale che
nella sua capacità di creare consensi, si
inserisce quale protagonista di una nuo-
va filantropia. La visione globale, nella
consapevolezza delle necessità locali: la
capacità del Rotary di essere interprete
della democratizzazione della filantropia,
attraverso al collaborazione di massa, la
capacità di dare un valore aggiunto alla
donazione, al contributo economico, nel
senso di responsabilità che deve essere
sollecitato in ciascuno. Un punto di forte
contatto, quello della responsabilità socia-
le, con quanto introdotto da Alessandra
Faraone Lanza, in riferimento al ruolo si-
nergico tra la nostra associazione e il mon-
do profit, in particolare con la multinazio-
nale Tiffany&Co., rappresentata Raffaella
Banchero, Vicepresidente di Tiffany&Co.
Europe e Amministratore delegato per
Italia e Spagna di Tifany&Co., azienda
quotata alla Borsa di New York. “La nostra
azienda non può esimersi dal sostenere
iniziative di social responsibility, con com-
portamenti a favore della sostenibilità che
producano risultati utili e produttivi, e che
rappresentino una forma di tutela anche
in termine di immagine pubblica azienda-
le: una condizione che nel contesto della
globalizzazione è dettata da un confronto
continuo anche con le discontinuità lega-
te alle dinamiche delle complessità emer-
genti. La filantropia deve sapersi integrare
alle strategie aziendali ad ampio raggio,
vivendo con coerenza l’impegno a essere
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