ROTARY |
luglio/agosto 2012
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B
ob Rewoldt attribuisce alla ma-
dre la sua dedizione alla pace,
nutrita fin da quando era un bam-
bino. “Come volontaria per cause loca-
li, molte delle quali relative alla Chiesa,
ha sostenuto i movimenti per la pace”,
ricorda Rewoldt, che è cresciuto in una
fattoria nei pressi di Waverly, Iowa,
USA.
Mi ha anche incoraggiato nei miei stu-
di”. Dopo aver prestato servizio nella
Marina, si è laureato in scienze politiche
alla Drake University di Des Moines,
per poi trasferirsi a Marin County, in Ca-
lifornia, dove ha iniziato una carriera di
successo nel settore immobiliare, spe-
cializzato nelle transazioni immobiliari
residenziali. Il suo precoce interesse
per la pace, lo ha portato a sostenere il
Forum sul Nobel per la Pace, una con-
ferenza annuale nata alla fine del 1980,
che ruota tra i cinque college dell’Iowa,
Minnesota e South Dakota: Augsburg,
Augustana, Concordia, Luther, e St.
Olaf, tutte fondate da immigrati nor-
vegesi. Per questo programma, ha pro-
dotto un opuscolo di otto pagine e una
guida dal titolo
The Peace Race Inter-
national
, (
La sfida per la Pace Interna-
zionale).
Qualche anno fa, Rewoldt fu contattato
da John Osterlund, direttore generale
della Fondazione Rotary, per spiegargli
l’impegno del Rotary per la pace mon-
diale. Durante la loro conversazione,
Osterlund scoprì che doveva la chiama-
ta di Rewoldt, a un’altra passione: il gio-
co del bridge. Anche se Rewoldt non era
membro di un club Rotary, aveva sentito
parlare bene dell’organizzazione da un
amico e collega di lunga data, Rotariano
e giocatore di bridge. Quando Osterlund
si rese conto che la chiamata arrivava
dal vicino Minnesota, dove Rewoldt e
sua moglie Susan vivevano per una par-
te dell’anno, li invitò a conoscere l’or-
ganizzazione in prima persona presso
la sede centrale del RI a Evanston, in
Illinois. La loro visita, dice Osterlund,
ha segnato l’inizio di un’amicizia perso-
nale con i Rewoldts, e un rapporto con
la Fondazione che ha portato a una co-
spicua donazione. L’anno scorso, la cop-
pia è stata inserita nella Arch C. Klumph
Society, che riconosce chi dà 250 mila
dollari o più per la Fondazione. Il loro
dono supporta i Centri Rotariani per la
Pace, un programma in sette università
che ha formato circa 600 futuri leader in
studi sulla pace e risoluzione dei conflit-
ti nel corso dell’ultimo decennio. Il pam-
phlet di Rewoldt è ora distribuito a tutti
i borsisti della pace del Rotary. Rewoldt
è particolarmente preoccupato per gli
ostacoli alla pace, soprattutto se asso-
ciata al “consolidamento del potere nel-
P
AUL
E
NGLEMAN
I
LLUSTRAZIONI
DI
B
RAND
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OLLAND
La generos
ità
degli altri
Non tutti i donatori sono rotariani
le mani di pochi.” Per anni, ha avvertito
che il mondo era in transizione verso
una società che avrebbe avuto un “1 per
cento della popolazione con il controllo
di tutto, e un 30 per cento in povertà”, in
cui l’entrata in guerra potrebbe fornire
l’unico passo avanti nella qualità della
vita, per chi vive nella povertà.
Egli è un convinto sostenitore del mo-
dello di democrazia diretta, praticata in
Svizzera, un paese che ha visitato molte
volte. “Credo che la migliore speranza
che abbiamo per la pace nel mondo sia
attraverso la democrazia diretta”, dice.
Susan Rewoldt dice che lei e suo marito
Sono felici di fare donazioni al Rotary
perché fa tante cose buone. I Centri Ro-
tariani della Pace mirano a realizzare
la pace nel mondo attraverso la leader-
ship, e i programmi che promuovono
ambiti come l’alfabetizzazione e la salu-
te, contribuiscono a elevare le persone”.
Jerry Besses, un membro del Rotary
Club di Valle di Petaluma, in California,
dà merito a Osterlund di aver fatto un
lavoro “incredibile” nel portare all’at-
tenzione dei Rotary, Rewoldts. Besses
ha frequentato la coppia per decenni.
Ho incontrato Bob 30 anni fa sopra un
tavolo da bridge, e abbiamo discusso
dei concetti di pace nel mondo da allo-
ra”, ricorda. “Lui e io siamo molto vicini
sui concetti in cui crediamo. È molto
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