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SPECIALE PROGRAMMA ALIMENTARE MONDIALE
FREERICE
Un gioco da ragazze
di Emanuela Cutelli*
Il film Riso Amaro,
del 1949, raccon-
ta la vita difficile
e faticosa delle
mondine, dove il
personaggio prin-
cipale è interpreta-
to da Silvana Man-
gano. Le mondine
erano donne, lavo-
ratrici stagionali,
in genere prove-
nienti da famiglie
povere. Da quell’e-
poca, il mondo è cambiato radicalmente, e in meglio.
Anche grazie alle nuove tecnologie, alle connessioni
e alla condivisione. Si potrebbe, dunque, dire che la
Silvana Mangano dei nostri tempi tecnologici è rap-
presentata dalla giocatrice tipo di Freerice, il gioco
online del Programma Alimentare Mondiale delle Na-
zioni Unite (WFP). Si continua a raccogliere riso, ma
questa volta con un click del mouse. Un successo
del web, Freerice.com è il gioco a quiz, educativo e
umanitario, che riscuote adesioni soprattutto tra le
donne tra i 18 e 35 anni, in gran numero studentes-
se. Ad ogni risposta giusta, il sito dona, attraverso i
suoi sponsor, dieci chicchi di riso al WFP. Dal lancio
del gioco online, nel 2007, sono stati raccolti quasi
100 miliardi di chicchi di riso, sufficienti a sfamare
quasi 5 milioni di persone. Senza nessun contributo
personale di chi gioca, che deve solo concentrarsi
nella risposta alle domande. Tradotto dall’inglese in
5 lingue, italiano, francese, spagnolo, cinese e co-
reano, il giocatore può registrarsi sul sito freerice.
com, scegliere la lingua e cominciare a rispondere
con un click alle domande. Nella versione italiana,
lanciata sul web a settembre 2011, si possono testa-
re le proprie conoscenze in: vocabolario, letteratura,
bandiere del mondo e capitali del mondo. La ver-
sione inglese, invece, esistente dal 2007, presenta
argomenti aggiuntivi. Una volta registrati sul sito, si
possono invitare amici a giocare, creare gruppi tra cui
sfidarsi, condividere i propri punteggi ed altro attra-
verso facebook e twitter, e presto ci sarà anche una
applicazione per telefoni mobili, a grande richiesta
del pubblico. Il gioco, il riso, le donne, l’impegno.
Se il giocatore tipo di Freerice è, prevalentemente,
donna, giovane, curiosa e preparata, il beneficiario
di quel riso è spesso ancora una donna, o meglio una
bambina, del Sud del mondo, che riceve il riso grazie
ai progetti di alimentazione scolastica del WFP. La
Silvana Mangano di Riso Amaro aveva pochi strumen-
ti a disposizione per migliorare la propria vita. La sua
equivalente moderna ha, invece, uno strumento ecce-
zionale, il web, per aiutare altre donne, meno fortuna-
te e bisognose di assistenza. E se nel farlo si impara
qualcosa e ci si diverte, tanto meglio. Dopotutto, chi
meglio di una donna sa fare più cose contemporanea-
mente? Sì, Freerice è davvero un gioco da ragazze.
* Emanuela Cutelli lavora da anni al WFP e si oc-
cupa del sito
oltre che aver curato
numerose sezioni della versione italiana del gioco
Freerice.
Nel mondo, sono 122 le ragazze che abbandonano la scuola contro 100 ragazzi.
Ma in alcuni paesi la diseguaglianza di genere è ancora più ampia.
Per ogni 100 ragazzi che abbandonano la scuola
ci sono 257 ragazze in Benin, 270 in Yemen, 316 in Iraq e 426 in India.
WFP / James Giambrone ©
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