21 grandi temi
GRANDI TEMI
fatto, e così pure ogni membro del Consiglio centrale del RI
e ogni Amministratore della Fondazione. Insieme, abbiamo
raccolto 675.000 dollari!
Io direi che, se non lo avessi chiesto, alcune di queste dona-
zioni alla Fondazione forse non sarebbero state fatte. Penso
anche che questa sia un’importante lezione per ognuno dei
presenti qui oggi: se volete che qualcuno faccia qualcosa,
potreste aspettare che qualcun altro la faccia o potreste chie-
dergli di farla. Ha più senso chiederlo, vero?
Quando ero alle scuole superiori, ero un membro molto attivo
del nostro Key Club. Forse sapete che il Key Club non è un
programma giovanile del Rotary International. Si tratta di un
programa giovanile di un’altra organizzazione di servizio, il
Kiwanis International. E io ho sempre pensato, all’epoca, che
un giorno sarei stato un Kiwaniano.
Ma voi sapete come mai sono davanti a voi in qualità di Presi-
dente eletto del Rotary International, e non come Presidente
eletto del Kiwanis International a parlare ai loro dirigenti
entranti?
Perché nessuno mi ha invitato ad un Kiwanis Club e nessuno
mi ha mai chiesto di entrare nel Kiwanis. Invece, sono stato
invitato a partecipare, e ad associarmi al Rotary Club di Nor-
man, in Oklahoma. Io sono qui oggi perché qualcuno me lo
ha chiesto.
Dovete chiedere. Voi: non la persona che vi sta accanto, o
la persona responsabile della commissione per l’effettivo, o
qualcun altro che pensate sia più indicato, o che potrebbe
avere più tempo. L’effettivo non è il lavoro di qualcun altro,
è il mio lavoro, è il lavoro di ogni Rotariano, l’opportunità di
ogni Rotariano.
Dovete chiedere. Dovete trovare le persone che stanno aspet-
tando di ricevere un invito; trovare le persone che non hanno
mai pensato al Rotary e far sapere loro che volete che essi
facciano parte del vostro club. E se fate un buon lavoro, e
loro rispondono di sì, e diventano soci, il vostro lavoro non fi-
nisce lì. Quello è solo l’inizio, perché dovrete fare da mentori,
accertarvi che trovino un ruolo significativo nel club, e che
siano soddisfatti di essere nel Rotary.
Se riuscissimo a conservare ogni nuovo socio che entra nel
Rotary, non avremmo bisogno di parlare mai più dell’effettivo.
Abbiamo abbastanza nuovi soci nel Rotary ogni anno, circa
120.000. Ma ogni anno altrettanti soci lasciano il Rotary. E
per questa ragione le nostre cifre sono rimaste le stesse, circa
1,2 milioni di soci, per oltre 15 anni.
È il momento di fare qualcosa a proposito, non solo parlarne,
ma fare qualcosa a riguardo. La prima cosa da fare è dare
un’occhiata a quelli che vanno via e scoprire perché, e se
possibile, scoprire cosa possiamo fare per evitarlo. Siamo
impegnati a vedere l’effettivo del Rotary raggiungere 1,3
milioni entro il 2015. Questo è un obiettivo assolutamente
raggiungibile ma dobbiamo determinare le ragioni per cui ci
sono tanti soci che entrano da una porta ed escono dall’al-
tra. Nel 1987 il Rotary ha avuto l’opportunità di espandere
il proprio effettivo ammettendo le donne. Si è trattato di un
momento decisivo per il Rotary. Ma guardandomi intorno, è
abbastanza evidente che ci dovrebbero essere più donne in
questa sala! Non ci sono ragioni per cui la metà dei governa-
tori entranti non debbano essere donne. Tutti noi dobbiamo
impegnarci per fare questo. Inoltre, dobbiamo impegnarci per
portare una nuova generazione di soci nel Rotary, accertarci
che gli attuali Rotaractiani, Interactiani, partecipanti RYLA,
scambisti, borsisti della Fondazione e membri di squadre di
Scambi di studio diventino i Rotariani del futuro.
In molti casi, dobbiamo incoraggiare i club ad essere più
flessibili su alcune regole e tradizioni. Ciò non significa che
tutto debba cambiare, ma significa che sono cambiati i tempi
e noi dobbiamo essere pronti a cambiare per sopravvivere.
Sia che si tratti di avere la volontà di modificare alcune cose
in un club esistente, come provare nuovi orari o sedi per le
riunioni, oppure di riconsiderare il nostro formato per i nuovi
club, noi dobbiamo esaminare attentamente la situazione ed
essere pronti ad adattarci.
Tutti i Rotariani dovrebbero chiedersi: “Io oggi entrerei a far
parte del mio Rotary club? In caso negativo, perché no? Cosa
occorre cambiare per rendere il mio club più attraente e che
sia un club a cui essere fieri di appartenere?”.
Ogni Rotariano è diverso, tutti abbiamo le nostre ragioni per
essere entrati a far parte del Rotary. Le ragioni possono varia-
re da individuo a individuo. A volte, la ragione per cui siete
entrati nel Rotary non è una ragione buona abbastanza per
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