Rivista Rotary | Giugno 2014 - page 50

Le attività di fellowship in Italia
DISTRETTO 2060
Fellowship degli Alpini in prima linea
La Fellowship Rotariani Alpini è sta-
ta costituita formalmente il 7 maggio
2011 a Torino e il suo primo Presiden-
te è stato il piemontese gen. Franco
Cravarezza. 
Scopo della Fellowship,
che fin dall’inizio comprendeva tra i
suoi soci rotariani provenienti preva-
lentemente da Club del Nord Ovest,
è quello di integrare lo spirito di ser-
vizio proprio dei rotariani con quello
del Corpo degli Alpini, promuovendo
l’amicizia e la solidarietà fra gli Alpini
aderenti al R.I., nonché la realizzazione
di progetti di servizio congiuntamente
con l’Associazione Nazionale Alpini
(A.N.A.) e con il Corpo degli Alpini.
Tra
i service di riferimento, i rotariani alpini
hanno assunto come obiettivo quello
di diffondere sia nella realtà rotariana
che nel mondo alpini, specialmente
nell’ambito della Protezione Civile che
opera in seno all’A.N.A., il progetto
internazionale rotariano ShelterBox,
operante già da diversi anni e presen-
tato per la prima volta alla Convention
di Birmingham nel 2009, per realizzare
una speciale sinergia di rapido inter-
vento a favore delle popolazioni col-
pite da gravi calamità.
La Fellowship,
che all’inizio contava una trentina di
soci, ha avuto particolare espansione
e impulso nel Distretto 2060 grazie
all’iniziale convinto sostegno del PDG
Alessandro Perolo, confermato e ulte-
riormente rafforzato dall’entusiasmo
del DG Roberto Xausa e con la con-
tinuità di supporto assicurata dal DG
2014/15 Ezio Lanteri, appassionato
uomo di montagna, nonchè da Giuliano
Cecovini, nipote dell’illustre rotariano
e decorato combattente alpino Manlio
Cecovini. 
Questo allineamento di astri
o, meglio, di penne, ha trovato il suo
culmine con la nomina del PDG Cesare
Benedetti, tenente degli alpini, quale
responsabile del coordinamento di tut-
te le Fellowship del Distretto. 
A questo
punto, alla scadenza del mandato del
gen. Cravarezza, era inevitabile che
il Presidente della Fellowship nazio-
nale, per i prossimi tre anni, fosse un
rotariano del Distretto 2060 e, non
casualmente, Giorgio Cossutti del R.C.
Trieste, città di mare ma di solide tra-
dizioni alpine che, con una capilla-
re azione di “reclutamento” condotta
presso tutti i club del triveneto, era
riuscito a raddoppiare il numero degli
aderenti alla Fellowship, che ora conta
oltre 150 soci.
 Prossimi obiettivi a me-
dio termine sono il consolidamento e
l’espansione dell’organico della Fellow-
ship, sia nell’ambito del Distretto 2060
che in altri Distretti, non solo quelli del
nord Italia, ma anche cogliendo le oc-
casioni derivanti dal fatto che la prossi-
ma adunata (maggio 2015) avrà come
sede dell’evento L’Aquila. L’impegno
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