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fuori struttura, come al maneggio, al
campo sportivo, alla Caserma dei Pom-
pieri di Savona o all’Acquario di Genova
o a Spotorno, con passaggio obbligato
nel giorno del mercato: il martedì. In
particolare quest’anno abbiamo avuto
due momenti magici – prosegue Elisa-
betta – il primo è stato l’allenamento al
campo sportivo di Spotorno con i prepa-
ratori atletici di una Scuola Calcio di To-
rino che, dopo aver suddiviso in gruppi
omogenei i ragazzi, hanno programmato
un vero e proprio allenamento calcistico
con partitella finale e calci di rigore. Il
secondo appuntamento è stata la visita
al Porto Antico di Genova, ai Caruggi
passando da via del Campo, al Bigo con
il suo panorama mozzafiato, al ristoran-
te dei Tre Merli, con la cucina tipica a
base di farinata e focaccia al formaggio
e, nel primo pomeriggio, la visita guida-
ta, indimenticabile per i nostri amici,
all’Acquario, ospiti del Past Presidente
del RC Genova Est Beppe Costa. Due
giornate, due momenti di semplicità e
di allegria che resteranno nel cuore e
nei ricordi dei nostri ragazzi”.
Quale è il momento più signi-
ficativo della giornata?
“Il vero
momento clou – conclude Giovanni
Bianchetta RC Courgnè e Canavese –
è quello dei pasti. Nel grande salone
della Casa al mare di Maria SS. Dell’In-
coronata, dove stiamo stretti stretti a
gomito, dove le grida gioiose dei ragazzi
echeggiano, i goffi tentativi di noi rota-
riani, maldestri camerieri improvvisati
nel servire a tavola, si mescolano ad
allegre e divertite chiacchiere di quan-
to avvenuto nella giornata, quello è il
momento più significativo, quello è il
momento di mettere in pratica il nostro
motto: Servire in Amicizia, preso alla
lettera. È allora che il cuore si riempie
di gioia per essere presenti con loro
e per essere riusciti a regalare con le
sole nostre forze e il nostro impegno,
un momento di felicità. È una sensa-
zione bellissima che anche per un solo
giorno ogni rotariano dovrebbe provare.
Insieme, uniti in un magico clima di
serena amicizia studentesca, riusciamo
con rinato entusiasmo a condividere
con i ragazzi diversamente abili, una
sorta di autentica felicità quasi fanciul-
lesca.”
L’edizione 2014 ha chiuso i
battenti festeggiando con una enorme
torta i dieci anni di attività. Partecipare
al Campus è stato come se in questa
indimenticabile settimana il resto del
mondo non esistesse, con la loro tene-
rezza i ragazzi riuscivano a trasmettere
tanta positività e a quelli che si defini-
scono “normali” lascio la convinzione
di essere i migliori, per me tengo la
certezza che nella vita si può sempre
migliorare. Per me e per tutti il Campus
è un universo che è soltanto nostro e
loro, dei diversamente abili. Ma il Cam-
pus non è soltanto un appuntamento
fisso di una settimana, i contatti con
le associazioni, le famiglie e i ragazzi
proseguiranno per tutto l’anno perché
quanto seminato, non andrà disperso
e sarà seguito nel corso dell’anno per
prepararci al nuovo appuntamento dal
momento che il valore di un’idea sta
nel metterla in pratica e questa, soprat-
tutto questa, è un’occasione di “vero”
servizio rotariano.
Tutti hanno diritto ad
essere felici…
L
uigi
D
e
C
oncilio