NOTIZIE ITALIA
56
ROTARY
giugno 2014
DISTRETTO 2032
Rotary Campus. Tutti hanno diritto di essere felici
“Il Campus è un’occasione di Servizio
rotariano – afferma Gianni Montalenti
già Governatore Rotary del Distretto
2030 – permette di promuovere in-
formazione, solidarietà e conoscenza
del mondo dell’handicap e, al tempo
stesso, permette di alleggerire, anche
se soltanto per pochi giorni, la fatica
dei familiari o di chi si prende cura,
quotidianamente, dei nostri “amici”
con disabilità medio-alta”. “Il Campus
è Amicizia e Servizio – prosegue Gianni
Schinzo RC Courgnè e Canavese – il
non è la solita conviviale, non si parla di
vacanze esotiche, di professionisti pre-
stigiosi o di posizioni di comando... qui
al Campus troviamo chi veramente di-
mentica il suo ruolo nella società e vie-
ne a dare la sua disponibilità per aiuta-
re i ragazzi ad uscire dai loro problemi,
a ritrovare quella fiducia in se stessi che
hanno perduto. Al Campus riscopriamo
la gioia di stare insieme, quella della
condivisione, dello scambio umano,
del colloquio sereno: in quei momenti
i ragazzi sono il centro dell’universo,
il resto non conta. Questo è l’aspetto
sorprendente del Campus; di aiuto ai
ragazzi è vero, ma è principalmente una
nuova lettura morale per noi rotariani.
Una sobria analisi che ridimensiona
ogni aspetto della nostra vita, guidan-
doci verso la ricerca di nuovi orizzonti,
meno materialistici, più partecipativi e
solidali verso gli altri, i più deboli.”
Come si può partecipare al Cam-
pus e quali sono le maggiori dif-
ficoltà?
“Il reclutamento – risponde
Silvia Gambotto RC Courgnè e Cana-
vese e Medico del Campus – avviene
dietro segnalazione delle assistenti so-
ciali, delle scuole o per conoscenza
personale. Programmare la vacanza con
le scuole è tutto più semplice, gli inse-
gnanti di sostegno aderiscono con entu-
siasmo a questo progetto e lo trasmetto-
no ai ragazzi e ai loro familiari. Diverso
e più problematico è il rapporto diretto
con le famiglie, sempre molto restie a
permettere ai loro figli di allontanarsi
da casa senza la loro presenza, molto
spesso dominante e protettiva. Temono
che nessuno sia in grado di prendersi
cura dei loro cari, come lo fanno loro e
hanno paura che i loro figli, lontani da
casa, possono smarrirsi, soli come sono
senza la loro protettiva presenza. E sono
sopraffatti da laceranti sensi di colpa...
fino a quando non vengono a trovarli nel
corso della settimana e scoprono che i
ragazzi vivono benissimo senza troppe
nostalgie, si divertono con i nuovi amici
e, senza genitori, si sentono più respon-
sabilizzati e collaborativi”.
Come sono programmate le
giornate?
“Con gli amici rotariani e
il gruppo dei volontari – dice Elisabetta
Micheletti RC Gattinara – ci ritroviamo
due volte al giorno: una al mattino, do-
po colazione e una alla sera, dopo la ce-
na e prima delle attività ricreative. Ogni
avventurosa giornata è programmata
dopo aver scrutato il cielo ed esaminato
la temperatura; solo allora si decide
se scendere in spiaggia, la meta più
ambita dai ragazzi dal momento che
si possono fare molti giochi, o se dopo
una passeggiata lungomare, si prende
un gelato a Noli. Se è prevista un’uscita
Attività e servizio nei Distretti