 
          41  focus
        
        
          
            Il fattore religioso, diritti umani, azioni educa-
          
        
        
          
            tive nei paesi dell’emigrazione
          
        
        
          Per comprendere le diversità di atteggiamento degli immi-
        
        
          grati musulmani rispetto ad altri, pongo in evidenza il fattore
        
        
          religioso. Nel paese di provenienza, la legge musulmana
        
        
          condiziona la vita di famiglie e persone. A titolo di esempio,
        
        
          al non musulmano non è consentito di sposare una donna
        
        
          musulmana, di ereditare da un musulmano, di praticare al-
        
        
          cuni mestieri, di accedere alle più alte cariche statali; ai figli
        
        
          non è concesso di scegliere la loro religione, la carta d’iden-
        
        
          tità riporta la religione di appartenenza dalla nascita, sono
        
        
          automaticamente musulmani senza possibilità di scelta se
        
        
          uno dei genitori lo è oppure lo diventa. La donna in generale
        
        
          è discriminata non avendo gli stessi diritti dell’uomo. Una si-
        
        
          tuazione che crea pregiudizi e discriminazioni legali e sociali,
        
        
          verso le donne e tutti i non musulmani ivi inclusi cristiani
        
        
          autoctoni, provocandone la loro emigrazione verso paesi più
        
        
          ospitali aiutati in questo dalla globalizzazione dell’informa-
        
        
          zione e della mobilità. Un esodo di notevoli proporzioni avvia
        
        
          verso l’estinzione alcune comunità che hanno contribuito alla
        
        
          ricchezza e allo splendore della civiltà araba. Sottolineo il si-
        
        
          lenzio assordante nel quale si sta perpetuando l’estirpazione
        
        
          delle Chiese Orientali nei loro paesi di origine. Occorre un
        
        
          cambiamento radicale nella formazione dei cittadini allo sco-
        
        
          po di far comprendere a tutti di essere uguali, che la violenza
        
        
          è intollerabile, e in quanto tale deve essere prontamente ri-
        
        
          mossa e cancellata. Favorire incontri pubblici di alta visibilità
        
        
          sull’argomento soprattutto dove ci sono maggiori chiusure e
        
        
          dov’è più sedimentata una mentalità di contrapposizione.
        
        
          
            Europa e Medio Oriente in fermento
          
        
        
          Una grande maggioranza degli arabi vive in estrema pover-
        
        
          tà, poiché lo sviluppo demografico non è accompagnato
        
        
          da una crescita economica adeguata. Certo é che l’Europa
        
        
          ha interesse per un Medio Oriente stabile, ma un siffatto
        
        
          obiettivo é possibile solo promuovendo lo sviluppo tecnolo-
        
        
          gico, garantendo il flusso del petrolio e delle materie prime,
        
        
          mettendo freno all’emigrazione, creando un clima di fiducia
        
        
          e collaborazione tra le popolazioni, realizzando la sicurezza
        
        
          delle frontiere concordate e riconosciute. Il Medio Oriente é
        
        
          
            FOCUS
          
        
        
          
            / DIALOGO E INTEGRAZIONE
          
        
        
          
            L’integrazione arriva anche dalla comprensione reciproca:
          
        
        
          
            consentire a tutti di imparare la lingua è un passo fondamentale del processo.