 
          Questo progetto ha cambiato il mio modo di vedere il mondo.
        
        
          E ha rinforzato il senso che davo al motto del Rotary: Service
        
        
          Above Self.
        
        
          Quando scopri come siamo tutti collegati, percepisci respon-
        
        
          sabilità maggiori verso gli altri. Vi faccio un esempio: ho sem-
        
        
          pre pensato che il tennista John McEnroe fosse un ragazzino
        
        
          viziato. Ma da quando ho compreso di essere in relazione con
        
        
          lui, la mia percezione è cambiata. Ho deciso di concedergli
        
        
          il beneficio del dubbio. Magari non è completamente cattivo,
        
        
          penso ora. Probabilmente è solamente molto particolare.
        
        
          Non sono un illuso. Non penso che adesso tutto il mondo sia
        
        
          bello e pacifico. Conosco molto bene le dinamiche e le liti
        
        
          familiari – ho tre figli e vedo come si picchiano tra di loro.
        
        
          Ma ho anche assistito a cosa succede quando le persone
        
        
          scoprono di far parte di un unico grande albero genealogico.
        
        
          Non vuol dire che tutti noi ora ci raderemo la testa cantando
        
        
          “Kumbaya” con Al Sharpton, ma credo possiamo diventare
        
        
          tutti più tolleranti.
        
        
          E il grande albero genealogico mondiale non è una cosa po-
        
        
          sitiva solo per la visione di un mondo diverso, ma anche per
        
        
          la stessa scienza lo è. Un gruppo di studiosi del MIT sta lavo-
        
        
          rando per capire come determinate caratteristiche e malattie
        
        
          vengono tramandate.
        
        
          Qualcuno chiede: quanto sono affidabili sono questi alberi?
        
        
          Ed è un’ottima domanda. La risposta: dipende. Alcuni rami
        
        
          sono molto accurati e documentati, altri non così tanto. Ma
        
        
          un gruppo di persone dedicate – si chiamano, tra di loro, “i
        
        
          forestali” – fanno si che gli alberi genealogici abbiano meno
        
        
          errori possibili.
        
        
          Molti tra i miei famosi cugini, tra cui il presidente Bush Se-
        
        
          nior, Raddcliff, il comico Nick Kroll, e il regista Morgan Spur-
        
        
          lock, mi hanno aiutato a trasmettere l’idea che tutti noi siamo
        
        
          una grande famiglia, e a far si che nasca la Prima Riunione
        
        
          Familiare Globale – la più grande e includente riunione di
        
        
          familiari al mondo.  Tutti i proventi di questa manifestazione
        
        
          andranno a due fantastiche organizzazioni, il Fondo per la
        
        
          Cura dell’Alzheimer e l’Alzheimer’s Association New York City.
        
        
          Centinaia di volontari si sono uniti alla causa, aiutando in
        
        
          tutto quello che serviva, affinché la festa organizzata per giu-
        
        
          gno possa svolgersi al meglio. Io sto lavorando con WikiTree
        
        
          e Geni, i quali hanno introdotto dei banner sul loro sito per
        
        
          poterci mettere in contatto.
        
        
          Inoltre i volontari si stanno impegnando per la raccolta fondi
        
        
          per la nostra causa. Ho scelto l’ambito dell’Alzheimer perché
        
        
          mio nonno ne fu colpito, e ho visto come questa terribile
        
        
          malattia ha devastato la mia famiglia. Ed è anche una causa
        
        
          più che appropriata per un progetto sulla storia di famiglia,
        
        
          sia perché il rischio Alzheimer è eriditario, sia perché questa
        
        
          malattia va a cancellare la storia stessa. Quando i malati per-
        
        
          dono la memoria perdiamo dei racconti vitali, e questa linfa
        
        
          di conoscenza è persa da più di 40 milioni di persone in tutto
        
        
          il mondo.
        
        
          Spero che tutti si vogliano unire a questa festa e a questa
        
        
          sfida. È importante che lo faccia anche tu. Sei mio cugino.
        
        
          20
        
        
          ROTARY
        
        
          aprile 2015
        
        
          
            CURIOSITÀ
          
        
        
          testo
        
        
          di
        
        
          A.J.J
        
        
          acobs
        
        
          -
        
        
          illustrazioni
        
        
          di
        
        
          M
        
        
          ark
        
        
          A. S
        
        
          mith