Rivista Rotary | Dicembre 2015 - page 31

E-CLUB
31 focus
elettronica, quali chat, videoconferenza, blog, forum, ecc.
rivolti in particolare ai giovani e a chi, avendo i requisiti per
poter essere rotariano, ha difficoltà a partecipare di persona
alle riunioni e alle attività dei club tradizionali per motivi vari,
quali impegni familiari o di lavoro, viaggi frequenti, problemi
di salute o di mobilità, età avanzata, residenza in località
lontane da un Rotary club. Come recita il motto del Rotary
E-Club 3780 (Filippine), gli e-club si propongono di “esten-
dere il servizio del Rotary oltre i limiti di tempo e di luogo”.
Il Consiglio Centrale del Rotary, fin dal 2002, ha indicato gli
obiettivi principali a cui puntano gli e-club con l’utilizzo di
Internet: mantenere rotariani che per questioni contingenti
potrebbero dimettersi dai club tradizionali; reinserire rotaria-
ni usciti dal Rotary per difficoltà a frequentare i club tradizio-
nali; attrarre nuovi rotariani, in particolare i giovani; facilitare
i contatti tra i soci, anche durante l’arco della settimana;
realizzare progetti di servizio condivisi, sulla base di rapporti
amichevoli tra i soci; gestire i progetti di servizio.
Questi obiettivi sono raggiungibili perché, con l’utilizzo di In-
ternet, tutti i soci possono soddisfare i loro impegni rotariani
di servizio e di presenza ovunque e in qualsiasi momento e,
per il loro raggiungimento, il Consiglio Centrale indica anche
dieci concetti guida:
1. chiarezza di intenti;
2. impegno verso l'eccellenza;
3. leadership lungimirante;
4. sana progettazione organizzativa;
5. significativi progetti e attività;
6. continuo contatto tra i soci;
7. interazioni improntate ad armonia e amicizia tra soci;
8. l'adesione a uno sviluppo attento e armonizzato con la
società;
9. cooperazione con il distretto;
10. uso efficace delle tecnologie.
I concetti guida sono praticamente gli stessi dei club tradi-
zionali, ma leggendoli ci si sorprende nel trovare per i club
elettronici solo all’ultimo posto l’uso efficace delle tecnolo-
gie, che sono proprio quelle che li caratterizzano; ma i club
elettronici di maggior successo sanno bene che la tecnologia
è solo uno strumento per gestire l’e-club e i suoi progetti
d’azione e nulla di più.
In sostanza, i primi scopi degli e-club sono quelli della con-
servazione e dello sviluppo dell’effettivo.
LE REGOLE
Gli e-club osservano la stessa normativa prevista per tutti i
Rotary club tradizionali, da loro chiamati “di terra”, operan-
do con gli stessi diritti e doveri e, come si legge sul sito del
Rotary, “si riuniscono settimanalmente, svolgono progetti
d’azione nelle comunità locali e internazionali, sostengono
la Fondazione Rotary e praticano l’affiatamento con gli altri
soci”.
La tessera di un e-club, quindi, consente al socio di frequen-
tare tutti i club tradizionali del mondo, così come i soci dei
club tradizionali possono frequentare tutti gli e-club. I soci
degli e-club sono anzi incoraggiati a frequentare, oltre che
altri e-club, anche i club “di terra”.
Il Consiglio Centrale assegna ciascun e-club a un Distretto.
La formula degli e-club può essere utilizzata anche per i club
satellite, ma non per i Rotaract club e gli Interact club.
Statuto e Regolamento per gli e-club sono gli stessi dei club
tradizionali, con qualche marginale adattamento relativo alle
caratteristiche specifiche di un club elettronico. Uno di que-
sti adattamenti, evidente espressione dell’internazionalità
del Rotary, è quello che, non avendo Internet confini, l’e-club
nasce di regola senza limiti territoriali, pur appartenendo a
un Distretto, e, quindi, i soci possono essere cooptati in ogni
parte del mondo, dove sia presente il Rotary stesso. Il Con-
siglio di Legislazione 2010, però, con l’approvazione dell’e-
mendamento 10-06, diede loro anche la possibilità di darsi
confini territoriali o di rivolgersi a determinate comunità, ma
solo dietro approvazione del Consiglio Centrale. Il Consiglio di
Legislazione 2013, approvando con 276 voti a favore e 231
contrari l’emendamento 13-104 presentato dal RC Mussoo-
rie, Uttarakhand, India, con l’appoggio del Distretto 3080,
invece, riconobbe questa possibilità ai consigli direttivi dei
singoli e-club, come loro scelta autonoma e indipendente,
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