Rivista Rotary | Dicembre 2015 - page 30

FOCUS
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ROTARY
dicembre 2015
internazionale per scambi e verifiche di esperienze, questi
e-club, su iniziativa del primo club elettronico europeo, quel-
lo di Verkkorotary (Distretto 1420 - Finlandia), si riunirono
periodicamente in videoconferenza, dialogando in inglese,
con la partecipazione da parte di ciascun e-club di un socio
appositamente delegato.
Per partecipare al progetto pilota i distretti interessati pre-
sentarono un modulo sottoscritto dal Governatore in carica e
da quello eletto, accettando esplicitamente gli impegni per
potervi aderire, che erano quelli di permanervi fino alla sua
conclusione, pagare le quote R.I, avere statuto e regolamento
che includessero l’oggetto del Rotary, mantenere un sito web,
avere regolari riunioni con comunicazioni elettroniche, offrire
la possibilità di recupero di riunioni perse ai soci di altri club,
condividere con il Rotary il materiale per l’orientamento e la
formazione dei soci, impegnarsi a operare al termine del pe-
riodo pilota sulla base dei documenti costituzionali rotariani
in vigore a quel momento.
In giugno 2008 si svolse una riunione del Consiglio Centrale
entrante per l’annata 2008-09, a cui partecipò anche Chris
Joscelyne, “anima” del Rotary E-Club One, il quale relazionò
dettagliatamente sullo stato di avanzamento del progetto pilo-
ta, portando tutti i consiglieri alla determinazione che sarebbe
stato opportuno che gli e-club diventassero permanenti, con-
vincendo così, dopo una nutrita sessione di domande e rispo-
ste, anche alcuni di loro che nutrivano qualche perplessità.
Nei sei anni di esperimento gli e-club pilota cooptarono 360
soci (dei quali 146 già rotariani, compresi 4 PDG) distribuiti
in 30 paesi, realizzarono 586 progetti d'azione e donarono
alla Fondazione Rotary circa 150.000 USD.
Alla luce di questi risultati, nel corso del Consiglio di Legisla-
zione di giugno 2010, i delegati, dopo oltre un'ora di discus-
sione, approvarono l’emendamento 10-06, presentato per
conto del Consiglio Centrale dal Consigliere Antonio Hallage,
che, prospettando le opportune modifiche a statuto e regola-
mento tipo, rese gli e-club, definiti come “Rotary club che
si riuniscono a mezzo di comunicazioni elettroniche”, parte
integrante e permanente del Rotary International, ma con
un massimo di due per ciascun distretto. L’emendamento fu
approvato con 430 voti a favore e 85 contrari e la decisione
fu salutata da un grande applauso.
Dei 14 e-club sperimentali, solamente due, quello brasiliano
del Distretto 4530 e quello norvegese, non raggiunsero i
risultati richiesti dal Rotary, essendosi concentrati più sugli
aspetti tecnologici che su quelli del servizio e dell’affiata-
mento, e ad essi venne ritirata la Carta Costitutiva a far data
dal 30 giugno 2010.
Dopo la storica decisione del Consiglio di Legislazione 2010
gli e-club proliferarono e dopo 3 anni diventarono 140, distri-
buiti in 130 distretti, per un totale di oltre 4.000 soci (45 %
di donne contro il 30% dei club tradizionali ed età media di
47 anni contro i 57), operando in maniera tanto proficua che
il Consiglio di Legislazione di aprile 2013, con la risoluzione
13-54 proposta dal Consiglio Centrale e approvata con 295
voti favorevoli e 220 contrari, eliminò il limite di due e-club
per ciascun distretto.
I ROTARY E-CLUB
La creazione dei Rotary e-club ha suscitato e suscita ancora
qualche perplessità, se non addirittura contrarietà in alcuni
rotariani restii a questo cambiamento, sostanzialmente per-
ché non si capacitano di come essi possano funzionare; ma
in realtà il funzionamento è semplice ed efficiente, come si
vedrà proseguendo nella lettura di questo articolo.
Gli e-club del Rotary sono un modo nuovo di “fare” Rotary,
con riunioni effettuate utilizzando mezzi di comunicazione
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