Il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo
        
        
          (IFAD) è un'agenzia specializzata delle Nazioni Unite,
        
        
          finalizzata all'incremento delle attività agricole dei
        
        
          paesi membri. Istituito dalla prima World Food Con-
        
        
          ference del 1974, conferenza organizzata per rispon-
        
        
          dere alla carestia in Bangladesh di quegli anni, l’IFAD
        
        
          è stato ufficialmente riconosciuto come istituzione
        
        
          finanziaria internazionale nel 1977. Quanto emerso
        
        
          dalla conferenza mondiale ha mostrato come le cause
        
        
          dell’instabilità e della carenza alimentare fossero do-
        
        
          vute a problemi strutturali connessi alla povertà e alle
        
        
          aree rurali, dove è concentrata la maggior parte della
        
        
          popolazione indigente.
        
        
          “La finalità del Fondo Internazionale per lo Sviluppo
        
        
          Agricolo (IFAD) è mettere le popolazioni rurali povere
        
        
          in condizione di raggiungere una maggiore sicurezza
        
        
          alimentare, migliorare la qualità della loro alimenta-
        
        
          zione, ottenere redditi più alti e rafforzare le proprie
        
        
          capacità di adattamento”, attraverso il dialogo e la
        
        
          collaborazione tra tutti gli attori sociali, produttivi ed
        
        
          economici.
        
        
          Dalla sua fondazione a oggi, il Fondo ha avviato e
        
        
          attuato molti progetti in diverse zone bisognose,
        
        
          riconoscendo la loro importanza nella crescita eco-
        
        
          nomica mondiale: sono 120 i territori all’interno
        
        
          dei quali l’IFAD tiene contatti diretti con la povertà
        
        
          rurale in modo da migliorarne le condizioni per lo
        
        
          sviluppo. L’obiettivo dell’IFAD è dunque quello di
        
        
          finanziare progetti di sviluppo rurale, con lo scopo
        
        
          specifico di assistere i più poveri tra i poveri – piccoli
        
        
          agricoltori, pescatori, lavoratori senza terra, artigiani
        
        
          rurali, nomadi mandriani e popolazioni indigene – per
        
        
          incrementare la produzione agricola, aumentarne i
        
        
          risultati, migliorare la salute, la nutrizione e gli stan-
        
        
          dard dell’educazione.
        
        
          Le azioni del Fondo Internazionale per lo Sviluppo
        
        
          Agricolo, secondo stime divulgate dall'Organizzazione
        
        
          Internazionale stessa, avrebbero raggiunto diretta-
        
        
          mente un numero superiore a 400 milioni di persone,
        
        
          che sarebbero state messe nelle condizioni di creare
        
        
          una propria indipendenza alimentare ed economica in
        
        
          aree rurali, mediante il lavoro agricolo.
        
        
          I lavori sono stati aperti dal Presidente della Repubblica
        
        
          Italiana, Sergio Mattarella, che ha ricordato come sostenere
        
        
          l’agricoltura significhi contribuire trasversalmente a tutti gli
        
        
          Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile e quindi sradicare le
        
        
          cause profonde che spingono sempre più persone a emigrare.
        
        
          Povertà e fame sono all’origine dei conflitti, dell’instabilità e
        
        
          delle catastrofi umanitarie, sono il primo anello della catena
        
        
          che occorre spezzare. “Diritto al cibo e all’acqua vuol dire
        
        
          diritto alla vita”, ha sottolineato il Presidente Mattarella.
        
        
          La novità degli obiettivi attuali è che l’approccio globale, la
        
        
          povertà, la malnutrizione, l’inquinamento non sono esclusivi
        
        
          di alcune aree, ma affliggono, sia pure in misura diversa, ogni
        
        
          Paese. Ciascuno, senza esclusione, è chiamato a responsabi-
        
        
          lità gravose e indifferibili. Nello spirito della nuova Agenda
        
        
          2030, alla tradizionale assistenza allo sviluppo va sostituito
        
        
          il concetto di un partenariato con le comunità destinatarie
        
        
          degli aiuti, come autentico investimento, rispettoso delle
        
        
          peculiarità di ciascuna comunità, foriero di mutui benefici
        
        
          e improntato a relazioni paritarie. In chiusura il Presidente
        
        
          Mattarella ha ricordato come EXPO 2015 sia stato un foro
        
        
          universale per la sicurezza alimentare e lo sviluppo agricolo
        
        
          sostenibile, contribuendo ad accrescere la consapevolezza
        
        
          dell’opinione pubblica sull’importanza di questi temi e il
        
        
          richiamo a un impegno storico che il mondo deve assumersi
        
        
          verso le generazioni future, in particolare la “Generazione
        
        
          Fame Zero” che sta per nascere e le cui speranze e attese non
        
        
          possono essere deluse.
        
        
          Nel corso dei lavori il Presidente
        
        
          dell’IFAD, Nwanze, ha eviden-
        
        
          ziato le modalità con cui IFAD
        
        
          contribuisce allo sviluppo delle
        
        
          aree rurali, sostenendo forme di
        
        
          finanza, accesso ai mercati, im-
        
        
          plementazione delle tecnologie
        
        
          e delle pratiche e rafforzamento
        
        
          delle istituzioni agricole, e in particolare i piccoli proprietari.
        
        
          Le discussioni, i confronti e le tavole rotonde che si sono suc-
        
        
          ceduti nei due giorni di lavoro hanno toccato diversi temi, tra
        
        
          cui l’accesso ai finanziamenti, il coinvolgimento del settore
        
        
          privato e l’innovazione.
        
        
          47  partnership rotariane
        
        
          
            PARTNERSHIP ROTARIANE