e dalla Banca Mondiale – è pari a 560 donne su un totale di
        
        
          100.000. I dati rilasciati dal National Demographic Health
        
        
          Survey della Nigeria mostrano che per ogni 1.000 nascite di
        
        
          bambini in vita, ci sono 69 morti. Per quanto riguarda i bam-
        
        
          bini sotto i cinque anni, il tasso di mortalità è 128 su 1.000.
        
        
          
            Numeri come questi sono il motivo
          
        
        
          per cui il RFPD ha
        
        
          fatto dell’assistenza sanitaria di donne gravide e di bambini
        
        
          una delle sue priorità. Il gruppo nasce nel 1994 con la Confe-
        
        
          renza Internazionale sulla Popolazione e lo Sviluppo delle Na-
        
        
          zioni Unite a Il Cairo, segnando la prima volta in cui un rappre-
        
        
          sentante del Rotary International, il Past Director RI Umberto
        
        
          Laffi, ha preso parte a una discussione su argomenti concer-
        
        
          nenti la popolazione e lo sviluppo. Con più di 20.000 membri,
        
        
          oggi il RFPD è il più grande dei 22 Rotarian Action Group del
        
        
          Rotary, con lo scopo di collegare i soci a un particolare progetto
        
        
          o service. Il Gruppo ha un database riguardante i progetti sulla
        
        
          popolazione e lo sviluppo finanziati da Global Grant della Fon-
        
        
          dazione Rotary, che i club aiutano a sponsorizzare.
        
        
          In Nigeria il RFPD supporta l’operato dei Rotariani che lavorano
        
        
          da più di vent’anni per migliorare la salute di madri e bambini.
        
        
          A maggio, hanno raggiunto un traguardo storico quando quattro
        
        
          stati – Kano, Kaduna, Ondo, e Federal Capital Territory (FCT
        
        
          Abuja) – hanno annunciato che avrebbero adottato il modello di
        
        
          garanzia di qualità del Rotary per migliorare la salute materna
        
        
          e neonatale nel loro sistema sanitario statale. Questa decisione
        
        
          assicura la sostenibilità di un programma che ha fatto precipi-
        
        
          tare i tassi di mortalità materna ovunque esso venisse attuato.
        
        
          La spiegazione più semplice del modello proviene dall’Inter-
        
        
          national Federation of Gynecology and Obstetrics (FIGO), che
        
        
          lo definisce un “ciclo in costante perfezionamento attraverso
        
        
          l’introduzione di standard, raccolta dati, e commento dei ri-
        
        
          sultati”. Esso rappresenta l’accumulo di conoscenze ottenute
        
        
          negli anni grazie ai progetti sanitari del Rotary in Nigeria,
        
        
          incentrati su programmi familiari e sulla salute di madri e neo-
        
        
          nati. In particolare ci si riferisce a 10 progetti pilota del 2005,
        
        
          che inizialmente si concentravano sulla fistola ostetrica, e che
        
        
          poi si sono trasformati in una strategia completa volta alla ridu-
        
        
          zione della mortalità materna e infantile. Finanziatori pubblici
        
        
          e privati in Germania, Nigeria e Austria hanno salutato questi
        
        
          risultati straordinari: il ribasso della mortalità materna del 60
        
        
          percento e quello della moralità infantile del 15 percento. La
        
        
          FIGO ha definito questo risultato “un capolavoro”.
        
        
          “Questo è stato un progetto pilota volto a ridurre la morta-
        
        
          lità materna – ed essendo un progetto pilota, doveva essere
        
        
          innovativo. E in quanto a innovazione, potrà essere replicato
        
        
          e modulato”, spiega Robert Zinser, amministratore delegato
        
        
          dell’Action Group. “Tutto questo è stato possibile grazie al
        
        
          Governo tedesco, che ha co-finanziato il progetto pilota. Ci
        
        
          hanno detto: ‘Avete fatto un grande progetto. Vorreste le nostre
        
        
          sovvenzioni per ingrandirlo?’. Quando i co-finanziatori vogliono
        
        
          co-finanziare ancora, questo è il segno che si è sulla giusta
        
        
          strada”.
        
        
          
            Questo successo non sarebbe stato possibile
          
        
        
          se
        
        
          Zinser ed Emmanuel Adedolapo Lufadeju non si fossero incon-
        
        
          trati all’Assemblea Internazionale del Rotary nel 1994. Zinser,
        
        
          allora Governatore eletto del Distretto 1860 (Germania), era in-
        
        
          teressato ai problemi della popolazione. Lufadeju, del Distretto
        
        
          9120 (Nigeria), era invece legato alla questione dell’esorbitan-
        
        
          te tasso delle nascite nel suo paese.
        
        
          Lufadeju raccontò a Zinser che i problemi della popolazione
        
        
          nigeriana erano aggravati dalla scarsità dell’uso di contraccetti-
        
        
          vi e dalle poche risorse nei programmi familiari, dalle cliniche
        
        
          non attrezzate, da ospedali rurali dilapidati, e dall’inconsapevo-
        
        
          lezza riguardo i rischi dovuti alle gravidanze multiple. “C’erano
        
        
          troppi matrimoni precoci nel mio paese, e la gente continuava
        
        
          a fare figli dopo i 35 anni”, dice. “Tre, quattro, cinque, fino a
        
        
          undici bambini. Esiste anche un alto tasso di mortalità per que-
        
        
          sti bimbi, e molti neonati muoiono a causa di problemi legati
        
        
          I problemi della popolazione nigeriana erano aggravati dalla scarsità dell’uso di contraccettivi
        
        
          e dalle poche risorse nei programmi familiari, dalle cliniche non attrezzate, da ospedali rurali
        
        
          dilapidati, e dall’inconsapevolezza riguardo i rischi dovuti alle gravidanze multiple.
        
        
          FOTO RFPD
        
        
          
            SPECIALE
          
        
        
          52
        
        
          ROTARY
        
        
          aprile 2016
        
        
          
            Nella pagina precedente
          
        
        
          : Ladi Adamu, infermiera presso il Sumaila General Hospital dello Stato di Kano pesa un neonato.
        
        
          
            Nella pagina seguente
          
        
        
          : la caposala del reparto di ostetricia del Sheikh Mohammed Jidda General Hospital di Kano, Halima Shehu, sta raccogliendo i dati. Dove ne-
        
        
          cessario, il Rotary ha sostituito l’attrezzatura medica, inclusa un’incubatrice per neonati al Gbagada General Hospital di Lagos e strumenti per il parto cesareo presso il
        
        
          Sheikh Mohammed Jidda General Hospital.