Docente e direttore didattico, Luigi Palombella ha sempre
orientato la sua carriera professionale verso l'innovazione del-
la scuola italiana. Molto attento alla formazione umana, si è
sempre occupato degli "ultimi", lavorando con studenti dalle
condizioni socio-economiche deprivate. Inoltre, si impegna
nella formazione del personale scolastico, sia del direttivo,
sia quello docente, curando l'organizzazione di numerosi
corsi. Ha partecipato a molti progetti e a ricerche riguardanti
l'integrazione degli alunni in situaizoni di handicap e plurimi-
norati. Rotariano dal 1995, socio del Rotary Club di Molfetta
di cui è stato Presidente, Palombella è insignito di 9 Paul
Harris Fellow.
Può inquadrare il tema che il nuovo calendario
rotariano assegna al mese di ottobre: lo sviluppo
economico e comunitario?
Nella letteratura specializzata si usano due parole per spie-
gare il “progresso economico”: sviluppo e crescita. Benché
talora i due termini vengano usati in maniera intercam-
biabile, con crescita si tende normalmente a indicare gli
aspetti quantitativi legati alla dinamica del reddito nazionale
e delle sue componenti; lo sviluppo invece è un concetto
più generale che rinvia agli aspetti istituzionali e di cultura
economica che spesso accompagnano, e talvolta dettano, la
direzione del reddito.
Ma a ben riflettere nessuno dei due termini contiene un
riferimento preciso verso il fine che crescita e sviluppo per-
seguono o dovrebbero perseguire. Non si tiene conto, infatti,
che crescita e sviluppo sono mezzi che si strutturano in
modo diverso in relazione a fini diversi. Si può anche rilevare
che in questi ultimi tempi i mezzi sono stati talmente asso-
lutizzati da trasformarsi in fini con i risultati che sono sotto
gli occhi di tutti e che purtroppo hanno inciso in maniera
negativa sulla vita di tante persone. A fondamento di questa
situazione vi è l’idea che lo scopo di tutte le transazioni in-
ter-individuali sia quello di ottimizzare l’utilità individuale.
Si impone pertanto un cambiamento di rotta, che è essen-
zialmente un cambiamento antropologico, riportando la
persona umana al centro dello sviluppo stesso. Lo sviluppo
della persona, di ciascuna persona, è il paradigma che con-
sente di finalizzare l’economia alla crescita dell’uomo, anzi
di ogni uomo, e quindi del bene comune. Assumendo questa
prospettiva, si può ridefinire lo sviluppo come “libertà”,
come un processo di espansione delle potenzialità umane.
Tutto questo è possibile quando avviene all’interno di una
comunità.
Viviamo, nel nostro territorio, in un contesto eco-
nomico in trasformazione, che soffre per la crisi
economica, per la decrescita quantitativa che è
legata a una crisi di valori: cosa può fare il Rotary?
Il nostro territorio rappresenta certamente un contesto
economico in trasformazione, caratterizzato da belle realtà
produttive, che possono definirsi esemplari, anche se con-
tinuano a esistere realtà connotate da attività che si stenta
a definire “imprenditoriali in senso umano”, nel senso che
LA FORMAZIONE PER IL BENE COMUNE
Lo sviluppo come libertà delle potenzialità umane
Intervista a Luigi Palombella, Past Governor del Distretto 2120.
INCONTRI
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ROTARY
ottobre 2016