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ROTARY
gennaio 2017
loro dovevano avere una sedia al tavolo. Non importava se si
trattasse del settore dell’energia, dell’industria delle assicura-
zioni, o di compagnie di trasporti, tutti loro avevano, e hanno,
un ruolo da giocare.
Qual è il suo più grande risultato all'ONU rimasto segreto?
Ho fatto dei diritti umani una priorità assoluta, priorità che si
riflette in tutte le aree delle Nazioni Unite. I diritti umani sono
integrati negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (una lista di 17
obiettivi adottati nel 2015 per porre fine alla povertà, proteg-
gere il pianeta, e assicurare la prosperità a tutti quanti per 15
anni). E dopo aver sentito «mai più» ancora e ancora in risposta
alla criminalità, ho creato l’iniziativa “Human Rights up Front”
per prevenire e rispondere ai segnali d’allarme di atrocità in-
combenti. Sono anche orgoglioso di essere il primo segretario
generale ad essersi dichiarato contrario alle discriminazioni di
genere e di orientamento sessuale. E siccome credo nel dirigere
dando l’esempio, ho sostenuto le mie parole con piena parità
in termini di benefici. A volte nel mondo della diplomazia, i
successi “segreti” sono destinati a rimanere tali. Ho spesso
impiegato la diplomazia amichevole, per assicurare la libera-
zione di un giornalista imprigionato o per convincere un leader
politico ad ascoltare seriamente le richieste del suo popolo. La
diplomazia amichevole consiste nel permettere alle altre parti di
fare la cosa giusta. Non consiste nel tessermi le lodi.
Tenendo a mente il recente intoppo dell’eradicazione della polio
in Nigeria, qual è la chiave per eliminare la malattia?
La fiducia è essenziale. Per guadagnare e mantenere la fiducia,
è assolutamente imperativo che non ci siano politicizzazioni de-
gli attivisti dell’eradicazione della polio. I leader delle comunità
e quelli religiosi sono i nostri migliori consiglieri in questa lotta.
L’individuazione del poliovirus selvaggio in Nigeria è un ostacolo
serio, ma rimane soltanto un ostacolo. Il mondo non è mai stato
così vicino a debellare la polio, possediamo gli strumenti e le
strategie che sappiamo essere decisive nel fermare la malattia,
e insieme abbiamo ridotto il livello di trasmissione ai più bassi
livelli nella storia, con solo tre Paesi ancora endemici in tutto il
mondo. Se continuiamo, con coraggio e determinazione, sulla
nostra traiettoria attuale, fermeremo la polio una volta per tutte.
Il fallimento non è un’opzione, e nel prossimo futuro credo che
manterremo la promessa del Rotary di un mondo libero dalla
polio per tutte le generazioni a venire.
Quale decisione o azione nel suo periodo di Segretario Generale
cambierebbe, se potesse?
Ho chiarito agli stati membri, e soprattutto ai membri del
Consiglio di Sicurezza dell’ONU, che lavorano meglio quando
sono uniti. Ecco perché mi sono sentito così demoralizzato
riguardo la spaccatura del Consiglio di Sicurezza in Siria. Come
ho spiegato, quanto accaduto ha disonorato tutti noi in quanto
comunità internazionale, perché non siamo stati in grado di
arrivare insieme e fermare questa guerra brutale. Mentre questa
disunità persiste, oltre 300.000 persone sono morte. Conti-
nuerò a lavorare fino all’ultimo per risolvere queste crisi orribili,
ma ho bisogno del supporto degli stati membri – di tutti quanti.
Gli operatori delle Nazioni Unite hanno portato il colera nella
popolazione a Haiti dopo il devastante terremoto nel Paese nel
2010. L’epidemia ha finora ucciso 10.000 persone, contagian-
done 800.000. Cosa può fare l’ONU per ripristinare la fiducia?
È chiaro che le Nazioni Unite hanno una responsabilità morale
verso le vittime di colera e verso il supporto di Haiti nello scon-
figgere l’epidemia e ricostruire i sistemi idrici, d’igiene e sanita-
rio. Durante la mia visita al Paese, ho dichiarato il mio profondo
dispiacere per la sofferenza della comunità di Haiti a causa del
colera. Sto lavorando per creare una cassa che fornirà materiale
per l’assistenza e il supporto per quegli haitiani più direttamen-
te colpiti dal colera. Questi sforzi devono includere, come punto
principale, le vittime della malattia e le loro famiglie. Le Nazioni
Unite intendono, inoltre, intensificare il proprio supporto per
ridurre e sconfiggere definitivamente la trasmissione del colera,
migliorare l’accesso all’assistenza sanitaria e indirizzare le que-
stioni a lungo termine legate all’acqua, all’igiene e al sistema
sanitario di Haiti.
Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU per il 2030 sono
più numerosi e sembrano più dettagliati rispetto agli Obiettivi
di Sviluppo del Millennio – 17 obiettivi con punti multipli per
ognuno. Qual è stato il pensiero dietro questa scelta, e come
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