

l’Afghanistan e la successiva invasione sovietica. Un improv-
visato gruppo di insorgenti che non parlava inglese la invitò,
lei un giovane fotografo di Filadelfia, ad andare con loro per
documentare la guerra. Come è stato possibile?
Per qualche ragione, si sono semplicemente fidati di me. Mi
hanno vestito degli abiti tradizionali per potermi confondere in
mezzo a loro. Portai con me la macchina fotografica, e questo
è tutto. I villaggi venivano bombardati, e le persone combatte-
vano fino alla morte per difendere le loro case. Pensavo fosse
una storia molta importante, e che nessuno l’avesse mai rac-
contata seriamente.
“Sapevo di essere in una
zonadi guerra,maquando
sei giovane sei disposto a
correre dei rischi.”
29 photo contest
In questa pagina: Kabul, Afghanistan, 1993; Nuristan, Afghanistan, 1979.
segue >>2017