ROTARY |
luglio/agosto 2012
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voluto che ciascun partecipante desse
una risposta. La simulazione notturna
ha costretto tutti i gruppi a muoversi
in queste condizioni, con solo bussola,
mappa, torce ed apparati di comunica-
zione radio.
Un’esperienza molto estenuante sul
fronte fisico e psicologico, che ha chia-
rito i requisiti fisici propri dei membri
dell’SRT. Un’esperienza che ha anche
ridefinito per ciascuno il significato
della parola “essenziale”: mentre sei
sul campo, può succedere di doversi
spostare molto rapidamente, in qualun-
que momento e per un lungo tragitto.
Se ciò accade, l’esperienza SRT dice
che bisogna ridurre al limite quello che
ci si porta dietro e sapere cosa si può
lasciare e cosa invece è essenziale ave-
re sempre appresso.
Una nuova consapevolezza
Nessuna esperienza di trekking può
preparare a un tale livello di consape-
volezza, nessun viaggio può portare ad
un tale limite di lontananza dalle comu-
ni abitudini. Il corso ha insegnato a tut-
ti una cosa: che non solo non si è pre-
parati al terremoto, ma ancor meno si
è preparati ad aiutare chi lo ha vissuto.
ShelterBox sa come portare l’aiuto, ma
sa anche insegnare ai nuovi volontari a
farlo nel più professionale e sicuro dei
modi.
Q
D
ISTRETTO
2040
Rotary e famiglia
fra realtà e prospettive
Il 55° Congresso del Distretto 2040 si è svolto all’insegna del più autentico spirito rotariano, alla presenza
delle principali Autorità e Cariche Rotariane che hanno condotto le due giornate di lavori. Si è discusso
di attività distrettuali, della Fondazione Rotary, e della Famiglia. Così Andrea Boreatti, Presidente del RC
Bergamo ha aperto la sessione del mattino: “La famiglia: uno dei punti cardine che il nostro governatore ha
da sempre messo al centro della sua attività rotariana…”. video >
I lavori sono proseguiti con l’intervento del PDG Carlo Michelotti, in veste di rappresentante del Presidente
Internazionale Kalyan Banerjee. Michelotti ha tenuto a sottolineare che quello che ha fatto, fa, e farà sempre
grande il Rotary, sono i principi dettati da Paul Harris nel 1905 che valgono oggi come allora: solidarietà e
integrità, per poter servire davvero al di sopra di ogni interesse personale: “…Appartenere al Rotary e dirsi
rotariani, significa agire ed essere presenti praticando attraverso l’amicizia, l’ideale del servire sotto le più
svariate forme”. video>
La tavola rotonda ha visto confrontarsi un pedagogista, il Prof. Luigi Pati; una psicologa che collabora con il
Tribunale dei Minori e col CAM, la Prof.ssa Annamaria Caruso; un rappresentante dell’Unicef Italia, la Dott.
ssa Maria Brignone; un rotariano, il PDG Alberto Cecchini. video>
Ha coordinato gli interventi il RID Elio Cerini: “Abbracciare l’umanità implica uno slancio affettivo, l’ambito
dove gli affetti nascono, crescono, e si coltivano è proprio la famiglia…”. video>
Ripercorse dai rispettivi coordinatori le iniziative di servizio più significative dell’anno 2011-2012. video>
Per quanto riguarda la Fondazione Rotary, l’attenzione è stata focalizzata su POLIOPLUS, con il quale come
ha spiegato la Dott.ssa Lucia Fiore dell’Istituto Superiore di Sanità, il Rotary è ormai giunto a un punto per
cui basta così poco per dichiarare tutto il mondo Polio Free (l’obiettivo è il 2013), ma servono ancora tante
energie: “Quando le strategie sono ben usate i risultati si vedono… E questo è anche un successo dei rota-
riani…”. Presenti anche Piermarco Romagnoli e Stefano Scotti per testimoniare l’avanzamento dei lavori di
AQUAPLUS. Con orgoglio hanno detto: “…È molto significativo e gratificante che di questo progetto si parli
come di una possibile Best Practice a livello centrale del Rotary”. video>
La seconda giornata di lavori si è aperta con i saluti del Governatore Ettore Roche, del Governatore
2012/2013
Marco Milanesi, e dei governatori per i futuri distretti 2041 e 2042 Paolo Zampaglione e Sergio
Orsolini, della rappresentante Inner Wheel Lella Bottigelli, e con due interventi dei rappresentanti Rotaract e
Interact, Riccardo Combe e Vittorio Morlacchi. La presentazione del Premio Gavioli ha visto premiare al pri-
mo posto un piccolo capolavoro: La parola non è tutto ciò che ho dentro, realizzato dai Ragazzi dell’Antenna
G. Beolchi di Cuggiono, e presentato dal Rotary di Colico, che aveva come soggetto un gruppo di ragazzi che
s’interrogavano su cosa significasse “conoscersi”.
Una serie di corti animati, selezionati e prodotti da Bruno Bozzetto presente al congresso, hanno mostrato
come il senso civico, che dovrebbe svilupparsi proprio nella Famiglia, possa avere varie forme: eloquente in
questo senso il corto Europa&Italia sul comportamento dei cittadini Italiani rispetto a quelli Europei. video>
I saluti finali affidati a Carlo Michelotti, hanno ricordato cosa significa essere rotariani e cioè esprimere
solidarietà, generosità, amicizia, per abbracciare l’umanità e portare la pace attraverso il servizio: “Avete
saputo rendere questo congresso un evento da ricordare. Un congresso di qualità, per concretezza, per la vo-
stra partecipazione, per i contenuti, e soprattutto per la rotarianità… Questa è la magia del Rotary”. video>
Realizzato in occasione del Congresso il volume
Conosci te stesso, per abbracciare l’umanità”.
Un libro, tre punti di vista sul tema rotariano 2011/2012
Tre Rotariani, un medico, uno psicoanalista e un teologo, tornano alle origini, al dna
del Club e offrono, ciascuno a partire dalle proprie conoscenze e competenze profes-
sionali, un contributo di riflessioni, pensieri ed esperienze sul motto che contrasse-
gna l’anno 2011/2012 del Rotary International “Conosci te stesso per abbracciare
l’umanità”.
Un esercizio di contenuto e di metodo rivolto a se stessi (appunto) prima di tutto. Per trasformare una pia-
cevole appartenenza a un sodalizio prestigioso in un piccolo “caso serio” della propria esistenza e, a partire
dalla testimonianza condivisa, aiutare a sprigionare tutte le energie e le potenzialità insite nell’evocato
movimento circolare della ruota, sia pure nella versione non cosmica ma feriale della corona dentata d’in-
granaggio. Un esercizio non semplice perché, se per la prima parte del motto a questi lontani liceali viene in
aiuto la familiare figura del filosofo ostetrico (e di qui via per li rami), avventurarsi (ingaggiarsi? compromet-
tersi?) ad abbracciare un mondo sempre complicato, ma oggi anche globalizzato, è tutt’altra sfida. Perché,
soprattutto, nei termini etici inerenti a un Club di servizio, significa ridefinire in termini laici e universali la
questione di chi sia il mio prossimo e come, in sette miliardi si possa progettare una decente convivenza.
I tre, numero archetipico, come nelle fiabe si incamminano per strade diverse. Il medico umanista (specie in
via di estinzione, meritoria di protezione) trascina il lettore in una cavalcata memorabile dalla cellula ad eros
e thanatos, dalle neuroscienze alla libertà e la coscienza. Una sorta di ricapitolazione febbrile di ciò che ha
vagliato e validato per sé. Lo psicoanalista recupera invece dalla sua scienza che è soprattutto un’arte della
parola e sulla parola, la potenza del linguaggio come via regia alla conoscenza che plasma i mondi, anche
quelli sociali. Il teologo affronta il campo più duro, quello dell’indagine dell’uomo dentro di sé alla ricerca
del confine metafisico, della connessione con il divino. Per vie diverse, con stili diversi, tutti giungono a
indicare alcune cuspidi che si elevano sul territorio esplorato: la possibilità di esistere consapevolmente solo
dentro una relazione, la necessità di rispettare la vita che ci circonda, l’urgenza di elaborare una base etica
realmente condivisibile da tutte le culture. Dalla reverenza per la vita, realtà sempre più stupefacente man
mano che la ricerca biochimica e fisica procedono a conoscerla, dalla passione per individualità dall’umiltà
di accettare il tempo-spazio che ci contiene tutti, viene la consapevolezza.
Susanna Pesenti
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