ROTARY |
novembre 2012
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l’ostetrica, alcuni militari, una scorta
non apparente, ma anche il rappresen-
tante della OMS, la rappresentante del
ministero per le attività mediche fem-
minili, rappresentanti di ONG, rappre-
sentanti della Sanità provenienti dal Se-
negal. Poi i discorsi e l’inaugurazione.
La visita alla struttura che ne segue è
affollata ma Vincenzo e Diop riescono a
mostrare al ministro le varie soluzioni e
cogliamo un momento veramente parti-
colare: il ministro, cercando di nascon-
dere il fatto, si commuove.
Il servizio televisivo che noi vediamo
la sera al telegiornale di Stato è il più
lungo di tutti gli altri servizi è questo
dimostra l’importanza che le Autorità
hanno dato all’evento e al nostro pro-
getto. Ma la soddisfazione più grande è
stata sapere che tutte le dipendenti co-
munali di Rosso si sono prenotate per lo
screening e che continuano a chiedere
quando l’ambulatorio sarà operativo,
facendo intendere quanto sentono ur-
gente l’avviamento di questa struttura.
Nonostante quello che abbiamo visto
lungo la strada, le difficoltà operative,
la mancanza di igiene e prevenzione,
abbiamo la convinzione che siamo di
fronte ad un popolo che, con qualche
aiuto, (ce n’è bisogno), ha capacità so-
lide per costruirsi il proprio futuro.
Grazie al Rotary, al CRO di Aviano,
alla Regione Friuli Venezia Giulia e ai
tanti che ci hanno aiutato. Torneremo a
Rosso e a Nouakchott perché vogliamo
essere sicuri che le attività iniziate pro-
cedano almeno per i prossimi tre anni,
tanto è la durata del nostro progetto.
Nel frattempo tante donne, speriamo,
avranno avuto una diagnosi precoce
del cancro dell’utero e un trattamento
adeguato. Confidiamo che la struttura
che abbiamo contribuito a realizzare
funzionerà ancora per tanti anni in fu-
turo e, come progetto pilota e come
auspicato dal Ministro, possa essere
da esempio per altre strutture simili da
istallare in tutte le regioni della Mauri-
tania e dei paesi confinanti.
DISTRETTO 2031/2032
La Rotary Foundation approva e cofinanzia
il progetto “Mama ti ‘ngo proposto dai ro-
tary genovesi”
Paolo Biassoni
C’è un dato drammatico, che riguarda
la elevata mortalità femminile durante
la gravidanza, il parto e il post parto
delle donne.
Nei paesi in via di sviluppo è la “Mama
ti ‘ngo” (la mamma in attesa) che paga
lo scotto dell’arretratezza e della po-
vertà di fronte all’evento che per lei è
motivo di gioia e di promozione umana
e sociale.
In quel paese poverissimo che è la Re-
pubblica Centro Africana una statistica
governativa di quest’anno ha evidenzia-
to una mortalità da parto pari al 8,5‰
(850 decessi su 100 mila nati vivi), un
calo importante rispetto al dato prece-
dente del 2006 (13,5 ‰) ma r sempre
estremamente elevato. Tale mortalità
si era ridotta all’8,5 ‰ dopo un periodo
di maggior attenzione e sollecitudine
proposto agli organi sanitari durante la
gravidanza delle donne.
Partendo da queste considerazioni
l’OMS nel 2008 ha promosso un pro-
getto nazionale affidato all’Assomesca
(Associazione Opere Mediche Cristia-
ne) che prevedeun’assistenza qualifica-
ta e gratuita alle donne in gravidanza.
Il progetto prevede visite ginecologi-
che pre e post partum e un’assistenza
qualificata al parto in ambienti idonei e
presa in carico di tutte le urgenze oste-
triche.
Il bilancio di questo esperimento pilo-
ta è stato nettamente positivo sul dato
della mortalità e assai ben accetto a
numerose donne che hanno aderito
al progetto anche per la gratuità del-
le prestazioni. La frequenza di servizi
materno infantili tornò a diminuire nei
mesi successivi al termine dell’esperi-
mento.
Sulla base di queste osservazioni il
Rotary Club di Genova Sud Ovest
nell’anno 2010-2011 ha deciso di ri-
petere l’esperimento con un progetto
cofinanziato dalla Rotary Foundation
Assemblée générale de la Pharmacie rurale communautaire
(Infirmiers et matrones des Postes de santé)
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