Page 35 - Rotary | Novembre 2012

33 SOCIETÀ, LA CRISI DELLA GRECIA
provare a far fronte a ciò che succede
oggi. E’ come un disastro naturale”. Di
formazione ingegnere meccanico, Ni-
mikos è finito a guidare un taxi perché
la compagnia che possedeva, che pro-
duceva alluminio per porte e finestre,
era sull’orlo della bancarotta a causa
del collasso dell’industria di costruzione
Greca. “L’anno scorso avevo 12 impiega-
ti”, dice. “Adesso ne ho solo 3. Chiuderò
presto. Non voglio più licenziare nessu-
no”. Non è il solo. Secondo un sondag-
gio condotto dall’istituto delle piccole
imprese, a gennaio più di due compa-
gnie su cinque in Grecia hanno detto di
aver perso soldi nel 2011, e circa 180.000
imprese hanno detto di aver rischiato di
chiudere nel 2012.
Molti economisti hanno affermato che
il seme della crisi greca fu gettato più
di trent’anni fa quando Papandreou, da
primo ministro, creò la bolla, caratte-
rizzata da un apparato di stato costoso
clientelismo politico e da spese sfrenate.
Situazione che creò un dda eficit enor-
me del budget annuale e che provocò
indebitamenti costanti con i creditori.
Il crollo dell’economia mondiale diede
un’impennata al deficit del budget greco
vicinissimo al 16 percento del GDP nel
2009; il debito nazionale sorpassò del
125 percento il prodotto interno lordo.
(Come punto di riferimento, la stabilità
dell’unione Europea e il patto di crescita
richiedevano ai suoi membri di portare
il deficit al 3 percento o meno del GDP o
il debito al max al 60 percento o a meno
del GDP). A causa della sua situazione fi-
scale disastrosa, la Grecia fu incapace di
trovare istituti di credito per finanziare il
suo debito e cercò aiuto dal fondo mone-
tario internazionale, alla Banca centrale
europea, e all’Unione Europea. Come ri-
sultato, i greci a corto di liquidi smisero
di spendere soldi. Da un altro sondaggio
fatto tra le famiglie greche emerse che
avevano drasticamente ridotto le spese,
potevano soddisfare i loro bisogni di
base, e più di 9 famiglie su 10 avevano
smesso di comprare scarpe e vestiti. I
dati pubblicati in Agosto dall’agenzia di