Page 59 - Rotary | Novembre 2012

IL ROTARY SUL TERRITORIO 57
CIP ITALIA/ISRAELE
NATyouRE SupPORT
GIUSEPPE SCARPITTA
Anche quest’anno nel perio-
do, 30 Luglio - 8 Agosto, si è
svolto il Campo Giovani deno-
minato “ATyouRE SupPORT”,
presso Rondine, la Cittadella
della Pace (Arezzo) organiz-
zato dall’omonima Associa-
zione, promosso dalle due se-
zioni del Comitato InterPaese
Italia Israele e finanziato sia
dalla Direzione Generale Edu-
cazione e Cultura della Com-
missione Europea (nell’ambi-
to del programma Gioventù in
Azione) che da Club Israeliani
ed Italiani e da aziende farma-
ceutiche. Il progetto ha visto
la partecipazione di 36 giova-
ni, dell’età compresa tra i 15 e
17 anni, provenienti da Israe-
le, dalla Palestina, dalla Tur-
chia e dall’Italia, aiutati dallo
staff di Rondine - Cittadella
della Pace con la collabora-
zione di studenti, formatori ed
“helper”. Il campo ha avuto gli
obiettivi di promuovere il dia-
logo e la convivenza pacifica,
facilitando la conoscenza tra
i giovani partecipanti e pro-
muovendo i valori concreti
dell’accoglienza e dell’accet-
tazione di culture e religioni
diverse. L’opportunità è servi-
ta a creare momenti di forma-
zione e riflessione ma anche a
favorire la mobilità dei giova-
ni provenienti da aree difficili.
Il titolo del Campo “youRE
SupPORT” vuole essere un
gioco di parole, letteralmente
significa sostenere la natura,
ma la Natura e lo Sport (in
maiuscolo nella parola Sup-
PORT) sono le tematiche pri-
oritarie dell’Unione Europea
per l’anno 2012. In minuscolo
nei due titoli si può leggere
“you up” che può liberamente
essere tradotto in “su, forza,
alzati” un incitamento che si
addice a giovani provenienti
da aree in conflitto. Promuo-
vere e costruire la pace facen-
do sport ed attività all’aperto
tra giovani di culture diverse:
questo era ed è stato l’ obiet-
tivo del campo. Una esperien-
za unica per i giovani che vi
hanno partecipato e questo lo
si capisce dando uno sguardo
al programma dei dieci giorni
ove per ogni giorno c’è stata
una parola chiave e per ogni
parola ci sono state delle atti-
vità specifiche: team building,
cultura, pace, sport, “food” (in
cui i partecipanti hanno pre-
parato piatti tipici dei loro pa-
esi), “living library” (ogni par-
tecipante è diventato un libro
“sfogliato” dagli altri con delle
domande), comunicazione,
“fiducia e paure”. Una visita a
Firenze è stata utilizzata, co-
me del resto si fa ad Istanbul
fin dal 1542 per visitare una
chiesa, una moschea, una si-
nagoga e ogni partecipante ha
spiegato agli altri gli elementi
più pregnanti del proprio cre-
do religioso. Uno dei giovani
“helper” di nome Lapo ricorda
il Campo Triumph (allora ave-
va questo nome) cui ha par-
tecipato nell’anno 2009 come
“l’esperienza più emozionante
della sua vita”. E’ impressio-
nante, dice, vedere oggi nel
2012, israeliani, palestinesi,
turchi, italiani condividere lo
stesso tetto, lo stesso cibo,
dimenticarsi delle disegua-
glianze e dei conflitti nell’area
del Mediterraneo, per dieci
giorni. Alla fine tutti divente-
ranno amici e si creeranno dei
rapporti profondi che prose-
guiranno nel tempo e costru-
iranno anch’essi, ragioni di
pace. L’esperienza del Campo
“NATyouRE SupPORT” non è
finita con la partenza dei ra-
gazzi, i rapporti continuano
sulle reti sociali come Face-
book! I commenti richiamano
i punti chiave dell’esperienza
e dello stile della formazione
a Rondine. Senza dubbio la
partecipazione straordinaria
degli studenti della Cittadella
della Pace è stato un punto di
forza per far vivere lo spirito
di unione cogliendo e raffor-
zando l’entusiasmo di chi ha
affrontato la sfida della convi-
venza in tenda, della comuni-
cazione in lingua diversa dalla
propria e della costruzione
del gruppo con grande aper-
tura e senso di responsabilità.
Un’esperienza, un programma
diverso da quelli cui siamo
abituati: eppure ancora un’i-
niziativa tipica dei Comitati
InterPaese che oggi, nell’anno
dedicato alla “pace attraver-
so il servizio”, rappresentano
una strategia operativa per
favorire libertà e democrazia,
comprensione e accoglienza
nei Paesi dove questa è più
a rischio. Una ragione in più
di testimonianza a favore del
Mediterraneo, area di interes-
se prioritario per i Comitati
InterPaese d’Europa. Q