ROTARY |
novembre 2012
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più svariate tematiche. Così,
ad esempio, quelli del 18/19
marzo del 1972 a Lucca e del
25 marzo del 1973, dedicati
rispettivamente al “Problema
dei porti commerciali e de-
gli approdi turistici nell’alto
Tirreno dalla Spezia a Civi-
tavecchia e dei loro collega-
menti con l’entroterra” ed
alla “Questione della viabilità
della fascia costiera alto-me-
dio tirrenica in funzione dei
porti e degli approdi turistici,
per una rivitalizzazione del
tessuto economico delle zo-
ne interessate”. Ma non sono
mancati gli approfondimenti
di più ampio e complesso re-
spiro, come è accaduto nel
convegno di Livorno del 1986
su “L’evoluzione tecnologi-
ca nella gestione di trasporti
marittimi e delle attività por-
tuali” e con l’altro di Genova
del 14 novembre 1992 su “Le
comunicazioni fra le Isole e il
Continente - Traffici e passeg-
geri” o, ancora il Forum della
Spezia del novembre 1996
“I trasporti intermodali tra i
porti del Tirreno e l’Europa.
Problemi e prospettive”. Un
merito importante come si
può vedere, è stato quello del
Forum di guardare all’attuali-
tà e concretezza dei problemi
così come è accaduto per la
riunione di Cala Gonone del
4-5 settembre 2010 “Evolu-
zione delle civiltà lungo le vie
del Mediterraneo. Un modello
di sviluppo eco-compatibile
per la salvaguardia del mare
e la valorizzazione della fascia
costiera”.
Infine è cosa recente il Forum
itinerante cominciato a Civi-
tavecchia e concluso nel cor-
so di una crociera sulla nave
MSC Splendida, della seconda
settimana dello scorso set-
tembre, sulle problematiche
dell’immigrazione da parte
delle popolazioni nord afri-
cane verso le coste del sud
Europa.
Solo di recente si sono modi-
ficate le modalità di organiz-
zazione della riunione PreFo-
rum, che viene attualmente
svolta presso i Club che, di
volta in volta, offrono la loro
ospitalità e che quindi con-
sentono una gestione dei pro-
grammi ed in particolare la
preparazione del Forum vero
e proprio dell’anno successivo
con una dinamica itinerante.
Per particolari esigenze, al di
fuori di tali riunioni, viene tal-
volta convocato un incontro
tra i membri del Comitato In-
terdistrettuale in carica.
L’area territoriale investita
da questa libera forma di ag-
gregazione di Club intorno ad
una tematica di comune inte-
resse si è allargata nel tempo:
dapprima alla costa orientale
della Sardegna e, in occasio-
ne dell’Assemblea dell’anno
2010, a tutta la Sardegna con
l’adesione del Club di Alghero.
I Governatori rotariani suc-
cedutisi nei tre Distretti in-
teressati (2030, 2070 e 2080),
e negli anni, hanno costan-
temente confermato, anche
attraverso il loro contributo
finanziario, l’interesse al man-
tenimento di questa iniziativa
interdistrettuale. Anche per
l’impegno decisivo offerto al
Forum in qualità di Past Go-
vernor nell’ambito del Comi-
tato Interdistrettuale debbono
essere citati, in particolare:
Pietro Matteini, Governatore
D. 2030, anno 1978-79, Guido
Testa, Governatore D. 2070
dello stesso anno, Luciano
Vianelli Governatore del D.
2080 nell’anno 1975/76. Al Fo-
rum aderiscono attualmente
40 Club, con il recentissimo
ingresso del Club di Roma
Appia Antica e di Club del Sud
Italia, tra cui quelli di Napoli
e delle costiere sorrentina e
amalfitana. In particolare, ad
oggi ne fanno parte i Club di
seguito elencati:
Distretto 2032: Alassio, Chia-
vari Tigullio, La Spezia, Rapal-
lo Tigullio, Sarzana Lerici.
Distretto 2070: Cecina -Rosi-
gnano, Follonica, Grosseto,
Isola d’Elba, Livorno, Lucca,
Massa Marittima, Orbetello-
Costa d’Argento, Piombino,
Pisa, Pisa Galilei, Pisa Paci-
notti, Pitigliano-Sorano-Man-
ciano, Viareggio - Versilia.
Distretto
2080:
Alghero,
Cerveteri-Ladispoli,
Civita-
vecchia, Dorgali, Golfo d’An-
zio-Anzio e Nettuno, Latina,
Ogliastra, Olbia, Oristano,
Porto Torres, Quartu S. Elena,
Roma Appia Antica, Roma ca-
pitale, Roma Est, Roma Nord
Est, Roma Ovest, Siniscola.
Distretto 2100: Castellamare
di Stabia, Costiera Amalfitana,
Isola d’Ischia, Napoli Castel
Sant’Elmo, Salerno est, Sor-
rento. La forma associativa, le
finalità e gli organi del Forum
sono disciplinati da apposito
Regolamento, del 1969, perio-
dicamente aggiornato.
In conclusione, una così bel-
la realtà va seguita ed incre-
mentata anche perché essa
è un riferimento concreto a
studi sulla realtà economico-
marittima e del territorio co-
stiero di particolare interesse
e specificità. Quindi si auspi-
ca vivamente che i Club del
Forum non solo vi partecipi-
no nel modo più attivo, ma
divulghino più ampiamente
le attività svolte anche per
ricordare che l’Italia è una
Nazione che ha concreti inte-
ressi sul mare.
Q
I CIP, nel mondo, sono oltre 300, 18 in Italia con un centinaio di Rotariani
impegnati a vario titolo nel promuovere consapevolezza e conoscenza, stimolan-
do i Club a sviluppare concrete iniziative volte a rafforzare i legami tra Paesi
diversi per cultura, per politica, per religione, per economia e favorendo le ragioni di coesi-
stenza, di libertà e democrazia e il superamento delle barriere di ogni natura. Queste le ragio-
ni alla base del sostegno del Presidente Internazionale Sakuji Tanaka ai Comitati InterPaese
che li ha invitati ad essere a Berlino parte attiva e centrale del prossimo Forum Globale sulla
Pace. L’attività dei CIP è focalizzata in aree prioritarie che consentano di non disperdere
energie e di massimizzare l’efficacia dei risultati e i benefici per le comunità interessate. Con
questo obiettivo è stato costituito un Advisory Board per l’Iniziativa di Pace nel Mediterraneo
(MIP)
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