35 grandi temi
GRANDI TEMI
nei conflitti. È nato così l’African Institute for Arbitration,
Mediation, Conciliation and Research che ha cominciato ad
operare nell’ambito del Centro della pace del Rotary presso la
UC-Berkeley nel 2004.
Al mio ritorno in patria, in Etiopia, nel 2005, ho deciso di
creare un’agenzia di consulenze, la Emahizee Global Con-
sulting, che offre consulenza sulla pace ai Paesi con governi
transitori, per sviluppare e rafforzare i loro organi democra-
tici, come le commissioni per i diritti umani, gli uffici dei
difensori civili, le commissioni elettorali, i parlamenti e le
istituzioni per la giustizia, incluse le corti, i giudici, l’ammi-
nistrazione carceraria e la pubblica sicurezza.
Nell’ambito del mio servizio di volontariato, ho fatto consu-
lenza con l’Ethiopian Elders Network, responsabile per aver
mediato una pace storica ed esemplare tra il partito in carica
e le opposizioni, a seguito di un conflitto nato dopo l’elezione
del 2005 che ha causato molte vittime. Mentre la comunità
internazionale e le agenzie umanitarie non sono state in
grado di risolvere il conflitto, che ha portato all’arresto e alla
morte di centinaia di civili e politici, l’Ethiopian Elders Net-
work, composto da membri di spicco del mondo accademico,
membri della diaspora etiope, leader religiosi e organizzazio-
ni della società civile, ha persuaso il governo e i leader delle
opposizioni a risolvere le loro differenze in modo pacifico.
Posso orgogliosamente dichiarare che i Rotariani, attraverso
il loro investimento nelle borse della pace del Rotary, hanno
partecipato indirettamente a mediare questa pace, attraverso
la consulenza svolta da uno dei loro borsisti della pace!
Devo dirvi, carissimi Rotariani, che il vostro investimento
nelle borse della pace del Rotary non è stato invano. I borsisti
della pace contribuiscono ogni giorno alla pace mondiale in
tantissimi modi. Alcuni di loro insegnano materie attinenti al-
la pace, altri offrono consulenza sulla pace e altri ancora sono
alla guida di organizzazioni governative e non governative che
si adoperano per assicurare una pace duratura e sostenibile
nel nostro mondo. Io insegno corsi in risoluzione dei conflitti,
conduco workshop e intervengo nelle mediazioni, conciliazio-
ni e arbitraggi in tutto il continente africano.
Attualmente, sto lavorando con dei volontari impegnati in un
nuovo progetto per istituire centri comunitari di risoluzione
dei conflitti per istituzioni religiose e di Pubblica istruzione
in Etiopia. Stiamo per finalizzare la produzione dei manuali
di formazione personalizzati presso i centri.
Tutti questi risultati non sarebbero possibili senza le com-
petenze che ho acquisito presso il Centro della pace della
UC-Berkeley.
Forse vi state chiedendo che differenza fa il programma dei
Centri della pace e qual il suo potenziale per il futuro.
Oggigiorno, non si considera controversa l’istruzione come
strumento chiave per accelerare lo sviluppo, e la correlazio-
ne tra giustizia, pace e sviluppo è largamente accettata. La
portata degli effetti devastanti della violenza e dei grandi
conflitti sullo sviluppo stata evidenziata di recente dalla
Banca Mondiale, nel suo Rapporto 2011 sullo sviluppo
mondiale. Secondo questo rapporto, una guerra civile costa,
mediamente, quanto il PIL di tre decenni di un’economia in
via di sviluppo di medie dimensioni. Di solito occorrono due
decenni per ripristinare i livelli commerciali in seguito ai
grandi tumulti sociali.
I conflitti hanno un impatto devastante sul mondo. Secondo
le stime, 1 miliardo di persone, tra cui 340 milioni nei Paesi
più poveri del mondo, vivono in Stati fragili, in estrema pover-
tà e senza governo stabile o sicurezza.
Senza una gestione corretta e immediata, i conflitti possono
destabilizzare un’intera regione. I suoi impatti globali sono
immediatamente visibili grazie alla tecnologia dell’informa-
zione e alla globalizzazione. Esiste un bisogno continuo di
realizzare piani d’intervento, mediazione, trasformazione e
risoluzione ponderati e coordinati. Io ritengo che la decisione
dei Rotariani di istituire centri di ricerca e istruzione presso
istituzioni accademiche mondiali di prestigio rappresenti una
risposta davvero innovativa ai bisogni globali.
Questi centri sono unici in molti modi. Sono differenti per
quanto riguarda la loro cultura accademica, metodo d’i-
struzione, località geografica ed eccellenza. Nonostante le
loro differenze, tutti i centri servono lo stesso scopo: servire
l’umanità promuovendo l’amore per la pace attraverso la
conoscenza. In altre parole, tutti i centri, avendo ammesso
candidati interessati e competenti da tutto il mondo attraver-
so un rigoroso processo selettivo, preparano e forniscono ai
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