Singh. "Lo stato di salute dell'economia e della società si
        
        
          basa nella salute di questa generazione".
        
        
          L'India ha approvato una legge per combattere la fame e ha
        
        
          cominciato a sovvenzionare la distribuzione di cibo, ma que-
        
        
          ste azioni da sole hanno fatto poco per migliorare la sopravvi-
        
        
          venza dei bambini e la loro salute. Invece, gli interventi che
        
        
          si stanno dimostrando più efficaci sono anche i più semplici
        
        
          ed economici: insegnare alle future mamme come prendersi
        
        
          cura di se stesse e dei loro bambini.
        
        
          Il Community Empowerment Lab, fondato da Vishwajeet Ku-
        
        
          mar, un medico specializzato in salute neonatale e infantile
        
        
          presso la Johns Hopkins University di Baltimora, ha contribu-
        
        
          ito a insegnare alle donne nel villaggio di Sushman. Il grup-
        
        
          po, conosciuto dagli abitanti del villaggio come Saksham, la
        
        
          parola hindi per Empowerment, ha il suo centro nello stato
        
        
          indiano dell'Uttar Pradesh, dove i tassi di mortalità infantile
        
        
          sono tra i più alti della Nazione.
        
        
          Kumar alza la mano destra e con le sue ampie dita mi spiega:
        
        
          "ci sono cinque segreti del successo."
        
        
          "Uno, amore. Due, calore. Tre, latte materno. Quattro, igiene.
        
        
          Cinque, cura – riconoscere i sintomi di quando il bambino è
        
        
          malato e andare dal medico. Queste sono cose che possono
        
        
          fare tutte le mamme".
        
        
          Quando Kumar ha iniziato a lavorare in Shivgarh nel 2003,
        
        
          quasi tutti i bambini che nascevano avevano problemi di
        
        
          sviluppo. È venuto a conoscenza di pratiche tradizionali e
        
        
          superstizioni che avevano un impatto devastante sui nasci-
        
        
          turi. La maggior parte delle donne partorivano i loro bambini
        
        
          a casa in condizioni antigieniche, lavavano i bambini, e poi
        
        
          li lasciavano da soli fino ad un'ora, a volte di più. Si pensava
        
        
          che tale rito allontanasse gli spiriti maligni, ma esponeva
        
        
          anche i bambini a ipotermia. In alcuni casi l'allattamento al
        
        
          seno non aveva inizio subito e, spesso, si attendevano anche
        
        
          più giorni - il latte materno era considerato impuro e scartato.
        
        
          "La maggior parte delle morti infantili potevano essere pre-
        
        
          venute", riposta Kumar, "ma le comunità non hanno pensato
        
        
          che il cambiamento fosse necessario. Hanno pensato che i
        
        
          morti fossero dovuti al fato. Abbiamo dovuto spezzare questa
        
        
          catena di fatalismo".
        
        
          
            AREE DI INTERVENTO
          
        
        
          66
        
        
          ROTARY
        
        
          dicembre 2014
        
        
          Sushma e suo figlio, Sunny, in India.