Rivista Rotary | Dicembre 2014 - page 70

NOTIZIE ITALIA
Attività e servizio nei Distretti
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ROTARY
dicembre 2014
ITALIA
Nuovi orizzonti per ampliare l’effettivo
Associazione Alumni della Rotary Foundation: grande opportunità per tutti.
La prima volta in cui sentii parlare
dell’Associazione Alumni restai davvero
perplesso e per due motivi, uno banale e
uno sostanziale. Il motivo banale fu che
l’amico che me ne parlò per primo era
americano e quindi mi diceva “Alumnai
Association”: lì per lì ne fui spiazzato e
solo dopo capii che voleva dire “Alum-
ni”, cioè ex-allievi, ma, anche dopo aver
compreso il significato della parola, mi
sfuggì il concetto dell’associazione, di
cui nulla sapevo. Come mi spiegò Georg
Camp, Rotariano di New York, dell’Asso-
ciazione Alumni della R.F. fanno parte
tutti coloro che hanno partecipato a
programmi della Fondazione, cioè gli
ex borsisti della pace del Rotary, i par-
tecipanti agli Scambi Gruppi di Studio
e agli scambi giovani, i volontari del
Rotary e gli ex ryliani, rotaractiani e
interactiani.
Lo scopo dell’Associazione è essenzial-
mente quello di mantenere i contatti
con tutti questi giovani e di farne un
“serbatoio” di futuri rotariani, nonché
coinvolgerli nei progetti d’azione del
Rotary International (leggasi “service”).
Quando Renato Cervini mi chiese di
presiedere la Sottocommissione della
R.F. dedicata agli Alumni fui in grado
di rispondere con entusiasmo, perché
avevo appreso quanto una A.A. attiva
ed efficace avrebbe potuto esser utile
non solo ai club ma anche ai service
distrettuali, tramite l’apporto di “forze
fresche” ed entusiaste, come solo i gio-
vani sanno essere; in modo particolare,
i giovani che hanno avuto modo d’im-
mergersi nello spirito rotariano o con le
borse di studio o con gli scambi oppure
nel RYLA, nel Rotaract o nell’Interact.
Vidi, quindi, nell’associazione una gran-
de opportunità per tutti noi.
Dibattiamo spesso sull’effettivo, sul suo
mantenimento e sulla necessità di co-
optare nuovi soci: ecco qui pronto il
“vivaio” cui attingere, basta solo met-
tersi all’opera. E si tratta di un gran bel
“vivaio”, amici miei: grazie soprattutto
a chi mi ha preceduto alla presidenza
della commissione, disponiamo oggi
di un elenco base di oltre un centinaio
di nomi di ex - GSE e simili, più oltre
trecento ryliani, a partire dal 2007 e in-
tegrati anche con gli ultimi partecipanti
al RYLA dello scorso anno, suddivisi
per aree, in base ai raggruppamenti di
club stabiliti dal distretto. I club hanno
così a disposizione diretta gli elenchi
di giovani “alumni” vicini a loro, cui
attingere con grande facilità. Mancano
però gli elenchi di ex rotaractiani e di
ex interactiani, ma non dovrebbe essere
difficile procurarseli. L’organizzazione di
base, dunque, esiste e per quest’anno,
in cui sono stato confermato nel ruolo,
potremo passare all’azione. I problemi
“base” dell’Associazione Alumni sono
essenzialmente due: scarsissima, per
non dire nulla, visibilità e totale man-
canza di fondi. Rilanciare l’Associazio-
ne in queste condizioni non è compito
facile, ma non del tutto impossibile:
abbiamo, infatti, già individuato un pos-
sibile service da realizzare, il Progetto
SMS, di cui si è parlato l’anno scorso,
in forma ufficiale, al Forum della Rotary
Foundation, al RYLA e al meeting di
Trani del Rotaract. Il Progetto SMS (Ser-
vizio di Mutuo Soccorso) è stato pensato
per il Benin e consiste nell’istruire le
comunità locali a dotarsi di una specie
di “cassa mutua malattie”. Si tratta di
un service semplice, poco costoso (circa
4/5.000 Euro) e facilmente replicabile
in altre aree. In sintesi, tramite l’A. A., i
nostri club potranno ottenere un duplice
risultato: il recupero del contatto con i
giovani, che potrà rivelarsi molto utile
per individuare nuovi possibili soci e la
partecipazione ad un service utilissimo
e dotato di ottima “visibilità”. In buona
sostanza, il rilancio della Associazione
Alumni della Rotary Foundation rappre-
senta una grande opportunità e passa
dal coinvolgimento del Distretto, dei
club e dei nostri giovani. Tutti potranno
beneficiarne, in un modo o nell’altro e
tutti assieme potremo donare un’oppor-
tunità agli amici nel Benin e promuove-
re, sempre e comunque, l’immagine del
nostro Rotary.
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