L’ALTRA GUERRA
          
        
        
          59  Siria - l’altra guerra
        
        
          che il virus è stato importato dal Pakistan. In campi profughi come Zaatari,
        
        
          dove migliaia di persone vivono in situazioni precarie, la capacità di fermare
        
        
          un focolaio è cruciale, e il divampare delle infezioni richiede una risposta
        
        
          immediata da parte dei gruppi di supporto sanitario. Per vaccinare i bambini
        
        
          il più rapidamente possibile, il Rotary e i suoi partner del Global Polio Eradi-
        
        
          cation Initiative, unitamente  alle autorità sanitarie locali, hanno condotto una
        
        
          campagna su larga scala attraverso circa 1.200 postazioni, come ambulatori
        
        
          e scuole. Trecento team sanitari avevano l’obiettivo di raggiungere le zone
        
        
          più difficili da raggiungere, inclusi i campi profughi appena fuori dei confini
        
        
          siriani. In tre giorni, 19.000 bambini hanno avuto somministrato il vaccino
        
        
          antipolio.
        
        
          Il fotografo Jean-Marc Giboux si è recato in Giordania ed è riuscito a entrare
        
        
          nel campo di Zaatari, dove ha documentato la campagna d’immunizzazione.
        
        
          “C’è così tanta disperazione all’interno di queste mura”, dice. “Queste persone
        
        
          stanno vivendo l’inferno in terra, e quando qualcosa come la polio riemerge, è
        
        
          come una nuova ondata di violenza”.
        
        
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            In alto
          
        
        
          : un’equipe medica visita un remoto campo beduino in Giordania.
        
        
          
            Foto grande
          
        
        
          : la maggior parte dei casi di polio in Siria si sono verificati in bambini al di sotto dei due anni, che sono
        
        
          nati dopo la guerra e che non hanno avuto le regolari vaccinazioni. L’impossibilità di portare avanti le vaccinazioni di
        
        
          routine, i danni alle infrastrutture primarie e l’emigrazione di massa della popolazione hanno contribuito al ritorno della
        
        
          poliomielite.