Rivista Rotary | Dicembre 2015 - page 42

Non si può non esprimere il cordoglio per le vittime del ter-
rorismo: una preghiera va a tutte quelle persone che hanno
perso la vita per un qualcosa che è difficile definire ma che
è assolutamente inaccettabile. Il Rotary International e i di-
stretti di tutta Italia sono vicini alle famiglie che oggi vivono
questo dolore. Non è la prima volta, purtroppo, che la civiltà
orientale e quella occidentale, da Goffredo di Buglione a So-
limano, entrano in rotta di collisione, lasciandosi dietro una
lunga scia di sangue e di risentimenti. Al grido di “Dio lo vuo-
le” o “Allah Akbar”, la religione è stata troppo spesso tirata in
ballo in maniera pretestuosa. Due mondi, due sfere (per usa-
re un termine caro a P. Sloterdijk) che cercano di intersecare
le loro circonferenze, respinte, invece, da forze contrarie che
le porta a perdersi in un universo di interessi che ricadono,
come piogge acide, sopra la dignità della gente comune che
cerca di sopravvivere in queste diverse atmosfere. Da una
parte, infatti, c'è un Occidente che dice di aver affinato e
aumentato numericamente le sue democrazie dentro le quali,
tuttavia, élite finanziarie, gruppi di malaffare, opportunisti di
ogni genere costruiscono le loro fortune seminando dissapori,
disoccupazione, quartieri degradati, ingiustizie sociali, dove i
giovani smarriscono le proprie storie. Dall'altra, c’è l'Oriente,
dove l'instabilità geopolitica crea appetibili vuoti di potere,
per tutti e sottolineo per tutti, con la nascita di fazioni arma-
te (come Boko Haram, alQaida, al Shabaab, ISIS giusto per
nominarne alcune) che rappresentano, tra l'altro, una miniera
di incassi per trafficanti di armi e relative industrie belliche
internazionali, dove pochi emiri concentrano nelle loro mani
gran parte delle ricchezze, dove in nome di colpevoli inter-
pretazioni del Corano c'è un'assurda disparità di ruoli sociali
umiliando e togliendo, soprattutto, alla donna quelle risorse
di cui sono capaci, dove chi, per sfuggire alla morte sociale,
rischia la morte fisica sulle rotte della salvezza. Tutto ciò si
traduce in effetti individuali, che in Occidente possiamo
facilmente rintracciare, nelle fasce medio alte di età, in
quelle percentuali altissime di astensionismo al voto, spie e
sinonimo di scollamento tra la popolazione e lo Stato, mentre
nelle fasce più basse, nei giovani, si traduce in un senso di
estraneità, di isolamento, di fratture e scompensi della per-
sonalità. In questo scenario, qualsiasi pifferaio (ricordate la
ORIENTE E OCCIDENTE
le due civiltà a confronto
Alla luce degli ultimi attentati terroristici, una breve analisi alla ricerca dei valori universali ormai smarriti.
OPINIONI
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ROTARY
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