Rivista Rotary | Dicembre 2015 - page 35

E-CLUB
35 focus
hanno un’impronta spiccatamente internazionale con soci
di diverse lingue, solo in inglese anche se l’e-club non è di
area anglofona; altri prevedono la possibilità della traduzione
automatica online.
Le quote associative annuali e d’ingresso degli e-club, non
dovendo ovviamente sostenere costi per conviviali, sono più
basse di quelle dei club tradizionali. Per quelle annuali gli
importi, espressi nella nostra moneta, variano, secondo le
realtà economiche di ciascun Paese e le specifiche quote do-
vute ai singoli Distretti, da 180 a 600 Euro all’anno. Alcuni
e-club applicano quote ridotte per i soci al di sotto dei 35
anni e altri non applicano per loro la quota d’ingresso.
Il nome e l’indirizzo web di un e-club di norma devono identi-
ficarlo con il numero del distretto di appartenenza o dell’area
geografica in cui nasce; ma da ultimo sono sorti anche e-club
“tematici”, con nome riferito a una comunità di soci con gli
stessi interessi.
È preferibile che nel primo anno di vita almeno la metà del
numero totale dei soci e tutto il consiglio direttivo siano ro-
tariani o ex rotariani, per evitare difficoltà organizzative e ge-
stionali che altrimenti potrebbero sorgere senza poter contare
sulla loro esperienza.
E-CLUB NEL MONDO E SU INTERNET
Come già sappiamo, il primo Rotary e-club al mondo è stato
il Rotary E-Club One (Distretto 5450) nato negli USA nel
2002, mentre il primo e-club creato fuori dagli USA. è stato
il Rotary E-Club Distrito 4500 in Brasile nel 2003. A quelli
delle americhe, nel 2004 hanno fatto seguito il primo e-club
in Asia, Rotary E-Club 3310 (Singapore), e il primo in Euro-
pa, Rotary E-Club Verkkorotary (Distretto 1420 - Finlandia),
mentre in Africa il primo a nascere è stato il Rotary E-Club of
South Africa (Distretto 9370) nel 2010.
Nel mondo, alla data del 7 dicembre 2015, si contano 264
e-club, tutti rintracciabili dal sito del Rotary.
La primogenitura degli e-club in Italia spetta al Rotary E-Club
Rom@ (Distretto 2080), nato il 14 aprile 2011, a cui ha fatto
seguito, nel 2012, il Rotary E-Club 2050. Il Distretto 2050
si caratterizza come quello con il maggior numero di e-club
in Italia, dal momento che, dopo il primo, vi nacquero altri
tre e-club: nel 2013 il Rotary E-Club Arte Distretto 2050,
nel 2014, in collaborazione con la Fellowship Esperanto, il
Rotary E-Club Esperanto e, nel 2015, il Rotary E-Club Victo-
rinus Feltrensis Distretto 2050.
Alla data del 7 dicembre 2015, in Italia si contano 13
e-club. Oltre a quelli già citati, ci sono: Rotary E-Club Genova
(Distretto 2032 - 2015), Rotary E-Club 2042 (2015), Rotary
E-Club 2060 (2014), Rotary E-Club Distretto 2072 (2014),
Rotary Duemondi (Distretto 2090 - 2014), Rotary E-Club
Italy South 2100 (2015), Rotary E-Club Distretto 2110
(2014), Rotary E-Club Arte 2110 (2015).
Su Internet quasi tutti i club elettronici, oltre ad avere il pro-
prio sito web, sono presenti nei vari social network.
Su Linkedin c’è uno spazio dedicato specificatamente agli
e-club, gestito dal Rotary E-Club One, che offre suggerimenti
e risorse utili per i Rotary e-club. Su Facebook ci sono due
gruppi chiusi: uno amministrato, da soci del Rotary E-Club
One, che consente agli iscritti di fare discussioni e scambi di
informazioni sugli e-club e uno gestito dalla Rotarian E-Club
Fellowship (REF), che consente agli iscritti di poter interve-
nire su vari argomenti riguardanti il Rotary; la Fellowship ha
aperto anche una pagina come comunità, nella quale vengo-
no fornite notizie generali sul Rotary.
Su Internet, poi, c’è anche un sito realizzato dal Rotary
E-Club One, con il fine di offrire informazioni pratiche sulla
creazione e il funzionamento di un Rotary e-club e quello
della Rotarian E-Club Fellowship (REF), che si propone come
forum di discussione, aperto anche ai soci dei club “di terra”,
per condividere idee ed esperienze.
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