Rivista Rotary | Gennaio / Febbraio 2015 - page 33

ETSUKO TERANISHI: dal Giappone al Kenia
Etsuko Teranishi desiderava qualcosa di diverso dal suo col-
lege di Osaka, in Giappone: voleva vedere il mondo e servire
gli altri. Durante il suo terzo anno, nel 1998, ha deciso di re-
carsi come volontario tra le missionarie di Madre Teresa della
Carità, a Calcutta, in India. “Ho lavorato in una casa d’acco-
glienza per moribondi e all’orfanotrofio, in una sola settimana
ho incontrato decine di volontari,” afferma Teranishi, 37 anni
appena compiuti. “È stata un’esperienza che mi fatto capire
quanto sia stata fortunata a essere nata in Giappone, e mi ha
ispirato a seguire l’esempio di Madre Teresa nel servire i più
poveri dei poveri”. Ha continuato a lavorare nello sviluppo
rurale per le ONG in Cambogia e Laos.
Teranishi, che ha studiato presso il Centro di Pace del Ro-
tary dell’Università del Queensland nel biennio 2005-07, è
project manager per l’Organizzazione Internazionale per le
Migrazioni. Conduce un’unità di gestione di crisi a Nairobi, in
Kenia, che lo scorso anno ha sostenuto circa 40.000 rifugiati
della Repubblica Democratica di Congo, Etiopia e Ruanda,
Somalia e Sud Sudan, oltre all’intervento sulla popolazione
del Kenia, sradicata da conflitti e da disastri naturali.
“Le necessità delle persone in un campo profughi sono in-
finite”, afferma Teranishi. “Anche se non siamo in grado di
fornire tutto, l’ascolto delle richieste dei rifugiati è spesso
un buon punto di partenza per impostare un concreto aiuto.
Molti combattono per la semplice sopravvivenza, solo perché
la loro voce non si è sentita tra le necessità espresse dalle
molte popolazioni in crisi: è una situazione che genera molta
frustrazione e rabbia”.
Con sede a Ginevra, l’OIM assiste i rifugiati di tutto il mondo
che sono stati sfollati da guerra e conflitti, così come da
eventi ambientali. Alla fine di novembre, l’organizzazione
ha accettato di collaborare con il Forum sulla vulnerabilità
climatica, che coinvolge 20 nazioni particolarmente sensibili
alle problematiche legate all’ambiente, tra cui Bangladesh,
Kiribati e Maldive, queste ultime in grave pericolo, per l’in-
nalzamento del livello dei mari.
L’OIM aiuta anche le vittime della tratta di esseri umani: si
stima che almeno 800.000 persone ne siano vittima ogni
anno. Lavorando nell’organizzazione operativa in Nepal, Tera-
nishi ha avuto modo di aiutare gruppi di donne vittime della
tratta, attraverso il microcredito per piccole imprese start-up,
in collaborazione con altre ONG e istituti privati.
La sua esperienza di Borsista della Pace del Rotary le ha dato
l’opportunità di esaminare le situazioni di crisi da diversi
punti di vista. “La borsa di studio della pace è stata pensata
per riunire persone di diversa estrazione professionale”, sot-
tolinea, “e l’approccio pratico consente di meglio interpretare
e utilizzare gli strumenti di diplomazia”.
1...,23,24,25,26,27,28,29,30,31,32 34,35,36,37,38,39,40,41,42,43,...70
Powered by FlippingBook