Rivista Rotary | Marzo 2016 - page 65

altre grandi città di tutti i continenti - ha detto l’assessore
alla Sanità Sara Funaro -. È una bella iniziativa che ci offre
un’ulteriore occasione di collaborazione con il Rotary Club
Firenze, una realtà molto impegnata in città in diversi settori:
dalla medicina, all’arte, al sociale, solo per fare alcuni esem-
pi”. “Vaccinarsi è un'importantissima azione di prevenzione
che deve essere fatta per difendere la propria salute e quella
degli altri da malattie che a volte possono avere anche con-
seguenze drammatiche - ha spiegato l’assessore - come ad
esempio la Poliomielite, che proprio grazie alla vaccinazione
risulta eliminata nei Paesi industrializzati”. “La campagna
che è stata messa in atto dal Rotary è un tassello molto
importante nel progetto di lotta alla Polio - ha concluso Fu-
naro - e non possiamo che ringraziare il Club per l’opera di
sensibilizzazione che sta portando avanti a livello mondiale”.
Si potrebbe essere tentati dal pensare che quello della Polio
sia un problema lontano, ma, in realtà, non è così: il rischio
di contagio è ancora notevole (anche per noi). Molte malattie
che erano state eradicate, seguendo i flussi migratori, stanno
tornando, ma anche chi soggiorna per motivi di lavoro o di
turismo in Paesi medio orientali o in vacanza o in crociera,
probabilmente ignora come il personale pakistano sia tra i
più utilizzati nelle cucine e nei servizi degli alberghi e delle
navi. Pertanto è nostro interesse diretto, e non solo per la
popolazione locale di Pakistan e Afganistan direttamente
interessata, riuscire a sconfiggere la Polio. Per questi motivi
l’evento internazionale, che per l’Italia si é realizzato a Firen-
ze, intende sensibilizzare sui problemi della Polio nel mondo
e incoraggiare interventi per mettere fine, definitivamente,
alla malattia e non solo, cresce il fronte del “no vaccino”
per tutti i tipi di vaccinazione. La conseguenza? Sempre più
bimbi e adulti sono in balìa della minaccia dei virus.
Ma l’evento che ha illuminato la notte fiorentina di piazza
della Signoria del 22 e 23 febbraio 2016 non contiene una
sola chiave di lettura. Potremmo essere ancora più decisa-
mente soddisfatti se prendessimo in esame l’elenco dei risul-
tati che abbiamo conseguito. Con un evento di questa portata
si è aiutato il Rotary a essere accreditabile, conosciuto e
riconosciuto come partner protagonista di opere di servizio
umanitario, stimolando la consapevolezza della società sul
Rotary, su chi sia e cosa faccia. Si è celebrato il 111esimo
anniversario del Rotary guardando più che a noi stessi, al
resto del mondo, alla società, quella territorialmente vicina
e quella internazionale più lontana. È stata data un’oppor-
tunità per distinguere obiettivi da strategie, comunicazione
da immagine pubblica, carità da progetti. È stato realizzato
il più grande progetto che accomuna tutti i Rotary club del
mondo e che ci vede vicini alla meta con solo due Paesi
(Afganistan e Pakistan) dove, per ora, sembra confinata la
malattia; anche se esiste un rischio continuo di importazione
della Polio da Paesi endemici a Nazioni precedentemente
libere dalla Polio in una società globale in cui è facile spo-
starsi ed è facile “trasportare” malattie. Grazie alla serata
fiorentina l’opinione pubblica ha avuto un’occasione in più
per conoscere l’associazione (innumerevoli le domande poste
dai cittadini sul Rotary e sulla Polio), rappresentata al meglio
da una squadra di persone che si è messa al lavoro con una
lena e un trasporto senza precedenti.
È prezioso stare insieme, condividere gli stessi ideali, gli
stessi principi fondanti che muovono da anni gli ingranaggi
di quella ruota che ne muove molte altre.
L
uigi
de
C
oncilio
65 eventi
END POLIO NOW E POLIOPLUS
La proiezione delle "cartoline di luce" in piazza della Signoria.
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