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IL ROTARY SUL TERRITORIO
teriale di ciascuno, ma anche modalità
comportamentali e reattive tipiche degli
adolescenti. Capire quali sono le spinte
che muovono un ragazzo e quali i timori
che lo bloccano è stato anche utile per
favorire una maggior comprensione ed
accettazione di modi di agire considerati
dal gruppo sbagliati o strani. Durante la
piacevole serata di gala del sabato, dove
i ragazzi hanno anche ricevuto la gradita
visita del Governatore, quattro di loro
hanno relazionato quanto appreso e ca-
pito durante il corso, il loro linguaggio
corporeo e verbale è stato impeccabile,
hanno saputo superare brillantemente
l’emozione di parlare in pubblico, ognu-
no ovviamente con il suo stile. Durante la
mattina della domenica infine, tre illustri
relatori il dott. Matteo Ozzano, biologo e
ricercatore sulle patologie umane, l’ar-
chitetto e socio del Rotary Gavi-Libarna
Franco Marchi e l’ing. Fabio Rossello,
riconosciuto dirigente e consulente nel
campo della farmaceutica e della chimi-
ca ma anche socio del Rotary Valenza
ed assistente del Governatore, hanno
dialogato con i giovani disquisendo sulle
rispettive materie ed esperienze trasmet-
tendo loro utili consigli di vita. Tutto que-
sto, si spera, possa servire ai ragazzi nel-
la loro vita professionale, ma non solo:
conoscere “i trucchi del mestiere” servi-
rà anche per muoversi con spirito critico
nella vita reale e nella massa di informa-
zioni, spesso contraddittorie e non sem-
pre “oneste” che ogni giorno ci piovono
addosso dai giornali, dalla televisione e
dal web. Il responsabile dell’evento dott.
Francesco Mignone del Rotary Gavi-
Libarna è felice ed orgoglioso di aver
avuto, anche quest’anno, l’opportunità di
organizzare un evento così stimolante,
sicuramente anche grazie alla preziosa
collaborazione del suo Club Gavi-Libar-
na, del D. 2030 rappresentato dal Gover-
natore 2010/2011 Gianni Montalenti, che
ha efficacemente continuato a credere
nelle nuove generazioni e di molte altre
persone, provando che chi investe sulla
cultura dei giovani, non sbaglia mai.
Q
Piano di Visione Futura della Fondazione Rotary
Un anno da Pilota
D
ISTRETTO
2080
Silvio Piccioni
Sembra ieri: le prime voci su una ristrut-
turazione dei programmi della Fonda-
zione Rotary cominciavano a circolare.
La voglia di saperne di più ci portava a
smanettare sul sito del RI con maggio-
re frequenza. Le date delle riunioni dei
trustees erano diventate familiari e la
ricerca di notizie su quanto deliberato
un must.
Col tempo le idee sono diventate più
chiare ed ora siamo sperimentalmente
immersi in questa avventura da “visio-
nari” in cui tutti, o quasi, i programmi
classici possono essere realizzati solo
attraverso due tipi di sovvenzioni. Di-
ciamolo pure: nel nostro Distretto ci
abbiamo creduto sin dall’inizio e con-
vincere i Club ad appoggiare l’idea di
candidare il Distretto a “Pilota” non è
stato particolarmente difficile: i semi-
nari sulla RF e le altre riunioni forma-
tive distrettuali sono state l’occasione
giusta per fornire una comunicazione
adeguata a raggiungere l’obiettivo
Al termine del primo anno di sperimen-
tazione, qualche dato ed alcuni com-
menti mi sembrano un atto dovuto.
Innanzi tutto l’esperienza sul campo del
Distretto 2080.
Qualificazione dei Club: la sede miglio-
re per tenere il Seminario sulla Gestio-
ne delle Sovvenzioni (partecipazione
obbligatoria per ottenere la qualifica-
zione del club) è risultata il SIPE, oc-
casione che riunisce tutti i Presidenti
eletti del Distretto.
Alle presenze al Seminario, pressoché
totalitarie, ha fatto riscontro il comple-
tamento del processo di qualificazione,
con la sottoscrizione del Memorandum
d’Intesa, per oltre la metà dei Club sia
per il 2010/11 che per il 2011/12.
Sovvenzioni Distrettuali: grande suc-
cesso. Malgrado le più ampie risorse
disponibili (metà dei FODD dell’anno
contro il solo 20% delle vecchie SDS) le
numerose richieste dei Club sono state
soddisfatte solo in parte. La scelta, ri-
sultata gradita ai club, è stata quella di
accontentare tutte le richieste ritenute
ammissibili, operando piccole decurta-
zioni rispetto all’ammontare richiesto.
L’obiettivo di distribuire tutti i fondi
disponibili è stato raggiunto. Rispetto
al precedente regime (SDS) il numero
delle domande è cresciuto molto e vi è
stato un incremento delle richieste de-
stinate a fronteggiare progetti interna-
zionali. Non è da escludere che ciò sia
da attribuire alla elevazione della soglia
per accedere alle sovvenzioni globali.
La rendicontazione da parte del Distret-
to, appena distribuiti i fondi, è sempli-
cissima, mentre per i Club beneficiari
viene seguita una procedura di “report”
a progetto ultimato. Apprezzata in
modo particolare la facilità di applica-
zione (è sufficiente compilare ed invia-
re online un prospetto disponibile nel
sito con breve descrizione dell’iniziati-
va e ammontare delle singole richieste)
e la rapidità di decisione dello staff di
Evanston. Se non ci sono adempimenti
da completare anche l’erogazione sul
conto dedicato avviene in tempi una
volta impensabili.
Sovvenzioni globali: nel primo anno
l’approccio è stato per noi timido. Forse
il maggior valore dei progetti richiesto
ha fatto riflettere di più i club. Nel se-
condo anno di sperimentazione, appena
iniziato, si rileva un maggior interesse
anche per questo tipo di facilitazioni.
I Club hanno superato il problema dei
maggiori fondi necessari unendosi fra
loro.
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