ROTARY |
settembre 2011
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messaggio pacificatore ma rigoroso del
Presidente del Senato italiano, rimarca-
vo che, se pur nessuno potesse imporre
agli altri la propria cultura e civiltà, tut-
tavia ognuno ha il dovere morale e poli-
tico di pretendere rispetto e reciprocità,
altrimenti il dialogo sarebbe una espres-
sione vuota. Ho volutamente richiamato
questi aspetti della mia esperienza per
spiegare il perché della mia scelta del
motto e dell’intento di riuscire a realiz-
zare la “Casa del dialogo rotariano”. Ma
vediamo cosa dovrebbe essere questa
Casa”. Dovrebbe essere un “centro”
dove, sotto la guida, l’assistenza, il ser-
vizio gratuito di uomini di “eccellenza”,
leaders nelle più svariate attività e pro-
fessioni, quali sono i Rotariani, si svol-
geranno corsi di formazione, incontri
tra i rappresentanti delle Istituzioni, del-
le Scuole, delle Università, della cultura,
delle religioni, dell’arte, della musica,
dello spettacolo, dell’imprenditoria, del
commercio, facenti parte dei Paesi delle
due rive del Mediterraneo. Del program-
ma della “Casa” faranno parte iniziative,
manifestazioni, eventi, distribuiti in luo-
ghi significativi e differenti delle Regio-
ni mediterranee (es. per la Puglia-Basili-
cata, Fiera del Levante, Istituto
Agronomico Meridionale, Università),
aventi ad oggetto tematiche diverse,
con preferenza a quelle che gravitano
nell’area della formazione professiona-
le, agli incontri tra i giovani, per favorire
la condivisione di esperienze nei diffe-
renti ambiti socio-culturali, sviluppare
una reciproca conoscenza, individuare
insieme valori e identità comuni, riunire
come in un abbraccio le differenti cultu-
re che si sono sviluppate durante i mil-
lenni sulle coste del Mediterraneo. In-
somma, un Progetto che è diretto a
contribuire ala costruzione di una socie-
tà civile in cui “le culture euro mediter-
ranee si completano senza escludersi, si
rafforzano senza scomparire, si accor-
pano senza perdere ciascuna la propria
identità”. Un Progetto senz’altro ambi-
zioso, come ambiziosi sono anche i Pro-
getti del RI sull’Alfabetizzazione,
sull’Acqua pulita, sulla Fame, sulla Po-
lio Plus. Progetti che affrontano proble-
mi talmente enormi che nessuna orga-
nizzazione internazionale del mondo
potrà mai pensare di risolvere da sola.
Ed ecco perché, come per tutte queste
iniziative già avviate dal Rotary Interna-
tional, anche per questa che il Distretto
2120
Italia si propone di promuovere
nell’anno 2011-2012, è previsto il coin-
volgimento, oltre che di eventuali altri
Distretti, anche di altri partner, sia pub-
blici sia privati. A cominciare dalla Re-
gione Puglia, tra le poche se non l’unica
ad avere un Assessorato al Mediterra-
neo. Un progetto che dai più scettici po-
trebbe essere considerato un “sogno” e
a questi, però, mi permetto ricordare
quel che diceva il Presidente americano
Eleanor Roosvelt: “
Il futuro appartiene
a coloro che credono nella bellezza dei
sogni
”.
E personalmente io in questo so-
gno ci credo. Ci credo perché incorag-
giato da quanto prevede il Piano Strate-
D
ISTRETTO
2120
RI
IL DIALOGO AL CENTRO DELLE DIVERSITA’
PER UN MEDITERRANEO MARE DI PACE
Il Rotary a livello internazionale è conosciuto come “ambasciatore di pace”. L’obiettivo ultimo di ogni sua azione resta la pace
nel mondo. Sia quando promuove l’alfabetizzazione, sia quando si impegna per la eradicazione della polio o realizza pozzi per
dare acqua potabile alle popolazioni che ne sono prive, sia ancora più specificamente quando investe le sue risorse finanziarie
su giovani per farne suoi “ambasciatori di pace”.
Il Rotary ha in sé la cultura dell’accettazione delle diversità, che trova il suo principale strumento nel dialogo, a sua volta primo
strumento di pace. Il dialogo è quello che ci permette di conoscere l’ ”altro” e di farcelo rispettare, sia esso nero, giallo, bianco,
o islamico, cristiano, ebreo.
Sotto gli indicati aspetti, non v’è chi non veda il mare Mediterraneo come ‘locus’ naturale e strategico di incontro fra i popoli
che in esso si affacciano e vivono. Ed è stato per tale motivo che il Governatore del Distretto 2120 , Mario Greco, ha impostato
un progetto di ampio respiro e di forte rilevanza umana e sociale.
Il progetto si incentrerà sul tema “Il dialogo al centro delle diversità” e punterà alla realizzazione della “Casa del dialogo medi-
terraneo”, ossia di un centro di incontri-confronti tra giovani, rappresentanti delle Istituzioni pubbliche, dell’Imprenditoria, del
Commercio, della Cultura, delle Religioni, dell’Arte, della Musica, dello Spettacolo dei Paesi delle due sponde del Mediterraneo.
Tema e Progetto saliranno sull’importante e fortemente simbolico palcoscenico della Fiera del Levante di Bari per essere ufficial-
mente presentati al pubblico il 17 settembre 2011 nel corso di un Forum Euromediterraneo, al quale hanno dato assicurazione
di presenza numerose Autorità rotariane e istituzionali, sia italiane che straniere.
Un appuntamento, dunque, di rilevante significato e di notevole portata che evidenzierà ancora una volta la missione del Rotary,
tesa alla comprensione, alla tolleranza e al benessere planetario.
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