GENERAZIONI A CONFRONTO 49
Mancanza di lavoro, alcool e droga.
Piaghe di sempre, ma cosa può fare il
Rotary contro questi malesseri crescen-
ti della nostra società?
“Può fare molto e molto è stato fatto; fin
dal primo Forum a Reggio Calabria in ot-
tobre, si è parlato di ricerca, formazione,
occupazione nel Mezzogiorno, temi cen-
trali e imprescindibili, nodi per i quali il
Distretto si batte e si è battuto. Il futuro
dei giovani fa parte di tanti progetti che i
Rotaract stessi di tutto il Distretto hanno
messo in cantiere nelle loro discussioni,
forum, incontri e tavole rotonde”.
Cosa sarebbe vitale per una regione
come la Calabria?
Senza dubbio la Facoltà di Medicina a
Cosenza, una provincia che conta poco
meno di settecentocinquantamila abi-
tanti. Poter studiare “a casa” migliore-
rebbe la qualità della vita dei ragazzi e
delle loro famiglie, evitando una conti-
fattore per il loro affermarsi.
Dove trovare il luogo, il mezzo, la pagina su cui disegnare
e colorare l’affresco che affascini i giovani? Può ancora
farlo la letteratura, la musica, la pittura, la filosofia, la
fisica? Che fare?
Parliamo ai giovani della bellezza. Di quella che si na-
sconde in un dettaglio apparentemente insignificante se
osservato con l’occhio del consumo. Di quella di un agget-
tivo, modificato tante volte (come risulta dagli originali)
in una poesia del Leopardi, fino a scrivere un suono che
è evocazione dell’infinito, più che parola. Di quella di un
gesto faticoso ma unico per portare un grammo di amore
nel deserto della vita affettiva di bimbi soli e sconosciuti.
Come coltivare nei giovani - e per opera di chi - il valore
della bellezza in un mondo di studi laddove prevale l’uso
dei test a crocette per facilitare la produttività del lin-
guaggio delle prove ed il giudizio relativo via computer?
L’uomo, in qualsiasi mondo dovrà vivere, porterà dentro
- la Storia lo conferma - la matrice misteriosa del suo
perché. L’arte bella, comunque cercata ed espressa, è una
risposta di creazione. E non è poco. Ai giovani è un dovere
infondere anche l’esigenza di insinuarsi nella ricerca del
bello. Per il loro equilibrio di vita, per essere non finti
ambasciatori di pace.
nua emigrazione e conseguente perdita
di cervelli brillanti. Anzi una Facoltà di
Medicina richiamerebbe indietro le men-
ti che si sono allontanate… C’è anche un
accordo con l’Azienda Calabria Lavoro
in questo senso.
Che cos’è questa Azienda?
E’ un organo che assiste la Regione nelle
funzioni di normazione, programmazio-
ne, indirizzo, coordinamento, vigilanza,
controllo e verifica nelle materie relative
alle politiche attive del lavoro con l’o-
biettivo di incrementare l’occupazione,
la nuova imprenditorialità, favorire il
reinserimento lavorativo e incrementare
l’incontro tra domanda e offerta di lavo-
ro. Il Rotaract Reggio Calabria Nord ha
preso contatti con questa Azienda e da lì
è partito un progetto che si è allargato in
tutto il Distretto.
Insomma il futuro del Mezzogiorno
deve partire dalla Calabria…
La crescita interiore di una regione va di
pari passo con l’inserimento dei giovani
nel mondo del lavoro e sia Calabria che
Campania soffrono di questa crisi. Una
crisi che forse nasce in seno alla famiglia
dove serenità e pace devono nascere per
estendersi poi a tutto il mondo e a tutte
le genti. Una volta, non troppo tempo fa,
accanto alla famiglia c’erano la scuola e
la chiesa che ora stanno perdendo forza
nei confronti della crescita dei giovani.
Noi rotariani abbiamo in grande consi-
derazione le sorti dell’umanità. Abbiamo
il compito, attraverso il servizio, la so-
lidarietà e l’amore verso il prossimo di
portar aiuto alle nostre realtà territoriali
non solo con opere umanitarie, ma an-
che con l’impegno fattivo.
Quali sono questi impegni a breve ter-
mine?
C’è il Ryla, per esempio e c’è tempo
fino al 5 marzo 2012 per iscriversi, ecco
Dipinto di
Claudio Marcello Rossi
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