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ROTARY
aprile 2013
FOCUS
/ OBIETTIVI DEL MILLENNIO
dall’inizio del ciclo scolastico. Senza un intervento correttivo,
si genera l’inevitabile disparità permanente di genere per
tutta la durata della scuola primaria. Tuttavia, una volta ot-
tenuto l’accesso all’istruzione primaria, le ragazze ottengono
tendenzialmente risultati superiori a quelli dei ragazzi. I
dati mostrano che nella maggior parte dei paesi, le ragazze
sono meno soggette alla ripetizione degli anni scolastici, o
comunque meno inclini all’abbandono scolastico nei primi
anni di formazione. In 102 tra i 129 paesi sui si riferiscono i
dati di studio, si registra un più rapido progresso delle ragaz-
ze rispetto ai ragazzi, nel raggiungimento dell’ultimo grado
di istruzione primaria. Poi le ragazze si confrontano con
maggiori difficoltà nel corso del livello di istruzione seconda-
rio. L’indice di parità di genere, sempre a livello generale nei
paesi in via di sviluppo, era di 96 nel 2010 per l’istruzione
secondaria, mentre quello dell’istruzione primaria, su me-
desima scala geografica era di 97 per l’istruzione primaria.
Prima del 2010, l’Africa sub-sahariana ha registrato il 18%
in meno di ragazze ogni 100 iscritti; mentre in America La-
tina e nei Caraibi, erano le ragazze più numerose rispetto ai
ragazzi, registrando un GPI di 108 nella scuola secondaria.
Nello stesso periodo, Asia meridionale e occidentale primeg-
giano come regioni con i più rilevanti incrementi, variando il
loro GPI, pari in origine a solo 74 e 75 rispettivamente, fino
a 91 per entrambe nel corso del 2010. Le disparità di gene-
re nell’istruzione secondaria emergono dalla discriminazione
basata sul genere che si manifesta in famiglia e nella società
in generale. La scuola secondaria è più costosa di quella pri-
maria e le famiglie sono spesso costrette a dividere le risorse
tra i propri bambini. Laddove l’educazione delle ragazze è
meno apprezzata, o si ritiene che porti a rendimenti inferiori,
i genitori favoriscono tendenzialmente l’istruzione dei figli
maschi. A ciò si aggiunge il fattore culturale di fondo, per
cui il matrimonio precoce interviene come ulteriore ostacolo
all’iscrizione delle ragazze alla scuola secondaria; e anche il
desiderio di preservare la sicurezza delle figlie adolescenti,
considerato che spesso le scuole secondarie si trovano più
lontane da casa rispetto alle primarie.
Nell’istruzione terziaria, il GPI di 98, raggiunto nel 2010
nei paesi in via di sviluppo, costituisce di fatto il raggiungi-
mento della parità. Questo traguardo è stato condizionato da
indici di sostanziale parità in America Latina e Caraibi, Asia
sud-orientale, Caucaso e Asia centrale, Africa settentrionale
e dell’Asia orientale; mentre la parità nell’istruzione terziaria
rimane difficile da raggiungere in Africa sub-sahariana (con
un GPI di 63), in Asia del sud (76) e in Asia occidentale
(89).
In generale, paesi con livelli inferiori di ricchezza nazionale
tendono ad avere più maschi iscritti nell’istruzione terziaria
rispetto alle femmine, mentre l’opposto si verifica nei paesi
con reddito medio più alto. Così, in 45 paesi con un medio
prodotto interno lordo (PIL) per abitante di $5.200 (parità
di potere d’acquisto (PPP), si registrano sostanzialmente più
maschi nell’istruzione terziaria rispetto alle femmine, men-
tre le ragazze sono meno dei ragazzi in 94 paesi dove il PIL
pro capite è mediamente di $16.500.
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