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INCONTRI
rendono più potente quel motore. È necessario però affrontare
il problema con serenità senza lasciarsi tentare dalla lusinga
della elitarietà che spesso ha frenato il percorso della nostra
associazione, specialmente in Italia. Dobbiamo coinvolgere
sempre più amici nella nostra azione, dobbiamo aprire nuovi
Rotary Club per dare a tutti ed in ogni luogo l’opportunità che
fu a suo tempo concessa a noi: quella di avvicinarsi al Rotary.
Servire gli altri con amicizia: questo il nostro obbiettivo. Ogni
cittadina del mondo può e deve godere dell’aria nuova e pura
del Rotary. Consentitemi una battuta: in contrapposizione al
nostro epocale progetto della PolioPlus, dobbiamo diffonde-
re al mondo intero il “virus” del Rotary perché attecchisca
anche nell’animo di chi lo ignora, di chi vive solo, di chi non
spera più in nulla, di chi ha bisogno di sorridere alla vita. Se
saremo sempre più numerosi a diffondere il bene chi perderà
sarà soltanto il male. Ho il dovere di precisare che, purtroppo,
anche nel nostro distretto negli ultimi anni si sono verificati
consistenti abbandoni di soci, tanto che oggi siamo meno di
2600 soci.
Per concludere, un’altra domanda: cosa c’è, secondo te, di più
urgente e rilevante che il Rotary faccia per i Rotariani?
E che cosa, a sua volta, è più necessario che il Rotary faccia
per i propri adepti, perché si inseriscano meglio nelle sue fi-
nalità e ‘credano’ più fermamente nell’Associazione; che cosa,
infine, possa e debba fare la nostra Istituzione per porgere la
sua valida mano alla gente del bisogno, della povertà, della
fame, della malattia?
È urgentissimo coinvolgere maggiormente i giovani ed affidare
loro la guida e la responsabilità di Club e distretti. È indispen-
sabile ridurre all’osso i costi, pur necessari, per far incedere
la nostra macchina. È opportuno che nell’alternarsi alla guida
della macchina il vecchio conducente, al termine della sua
fatica, torni a fare il semplice ed umile trasportato incorag-
giando e supportando con entusiasmo i suoi successori. È
necessario che ogni Club osservi con attenzione il suo territorio
per scoprire ed individuare le nuove povertà che lo affliggono,
povertà che non sono soltanto finanziarie, ma che sono effet-
to di abbandoni, di solitudine, di isolamento, di distruzione
di famiglie a seguito di separazioni e divorzi tra coniugi, di
incultura, di mancanza di comunicazione, di deterioramento
di rapporti umani: ecco il terreno fertile ove seminare pace e
speranza, ove portare il calore della famiglia ed il sorriso del
rotariano. Il Rotary Club diventi una ineludibile risorsa di ogni
territorio. Il Rotary International resti per sempre patrimonio
dell’umanità con l’augurio che gli venga concesso il Premio
Nobel per la Pace.
dell’Afghanistan, il paese con il più alto tasso di mortalità ma-
terna al mondo, realizzato in collaborazione con l’Unicef. L’o-
biettivo è quello di finanziare interventi sanitari, nutrizionali,
igienici essenziali per bamabini e mamme in 39 presidi pub-
blici e 226 dispensari di villaggio nella regione del Daikundi.
Il Rotaract provvederà e sosterrà la formazione di 20 operatori
sanitari tra medici, infermieri ed ostetriche, i salari per un an-
no di due ostetriche formate, la fornitura di medicinali essen-
ziali e delle attrezzature. Saremo una delle prime associazioni
non governative al mondo a realizzare un service in uno dei
territori più pericolosi al mondo. Il solo D. 2120 si è impegnato
a finanziare questo service per la somma di
€
15mila, adottato
a livello nazionale da tutti i Rotaractiani per l’ulteriore importo
di
€
35mila, per l’ammontare complessivo di
€
50mila.
Secondo te quanti rotaractiani aspierano a diventare rotariani?
Molti, ma pochi poi realmente entrano a farne parte per ragioni
differenti. In particolare oggi sono pochi i ragazzi di 30 anni
che riescono a raggiungere quella minima professionalità ne-
cessaria per il Rotary.
Il Rotary deve sopravvivere nel tempo. Come secondo te?
Il Rotary non deve cambiare i propri scopi ma deve adeguarsi
ai cambiamenti della società e alla mutata situazione econo-
mica puntando su informazione e azione. Informazione, at-
traverso l’organizzazione nel corso dell’anno sociale di alcune
conferenze di ampio interesse aperte alla cittadinanza con
personalità Rotariane di prestigio, e azione, mediante la realiz-
zazione di service che vedano il coinvolgimento diretto dei soci
a favore delle comunità locali. In tal modo penso che si possa
far riscoprire ai soci delusi la voglia di fare Rotary e far cono-
scere alla cittadinanza la vera essenza dell’agire Rotariano.