Rotary | Maggio 2013 - page 62

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ROTARY
maggio 2013
NOTIZIE ITALIA
DISTRETTO 2080
Un altro Club certificato:
la storia continua!
DI
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ARIO
MORELLI
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RESIDENTE
2012 2013 R
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ISTRETTO
2080
Il Rotary Club Roma Centenario è il
primo club del Distretto 2080 ad ot-
tenere la Certificazione UNI EN ISO
9001:2008.
Uno degli elementi distintivi del Rotary
rispetto alle molteplici realtà associa-
tive che ci circondano, è rappresen-
tato da un set di regole (manuale di
procedura), universalmente condivise,
che permettono una gestione effica-
ce dell’elemento cardine del Rotary
stesso, ossia il Club. Pur riconoscendo
ciò, il Consiglio Direttivo del RC Roma
Centenario, uno degli 83 club del Di-
stretto 2080 e nello specifico uno dei
28 della Città di Roma, ha deciso di
sperimentare un percorso di migliora-
mento continuativo approfondendo il
tema della Certificazione di Qualità. Il
percorso per l’ottenimento della Certi-
ficazione di Qualità secondo la norma
UNI EN ISO 9001:2008 ha rappresen-
tato, infatti, una delle linee guida del
piano strategico di Club portato avanti
nell’anno rotariano 2012 2013 dal RC
Roma Centenario.
L’idea che poi è diventata realtà è na-
ta da un incontro romano promosso
dall’ADG D2080 Luigi Schiffino socio
TQM-RRVF ad Aprile del 2012, tra il
Presidente della Fellowship TQM-RRVF
(“Total Quality Management Rotarian
Recreational Fellowship”), Pietro Fre-
schi, e l’allora Presidente Incoming
(oggi in carica) del RC Roma Centena-
rio Mario Morelli. Già in quell’incontro,
resosi necessario per stabilire una pri-
ma collaborazione sul un progetto nac-
que la curiosità nel Presidente Morelli
di saperne di più in merito al primo
progetto di certificazione ISO 9001 ot-
tenuto l’anno prima dal Rotary Club di
Catania, il primo club al mondo che si
è potuto fregiare del famoso “bollino”
della Qualità.
Di incontri, dopo il primo informale,
ce ne sono stati altri che sono serviti a
delineare tutti gli aspetti, organizzativi
e pratici per poter dotare il RC Roma
Centenario di un Manuale della Qualità
e le relative Procedure.
Ma un Rotary Club ha bisogno di un
Manuale di Qualità specifico? A questa
domanda la risposta potrebbe sembra-
re banale, e cioè che il Rotary, rispetto
ad altri sodalizi di servizio, ha già di per
se un Manuale standard di procedura e
che molte regole sono già scritte e que-
sto è sicuramente vero quando si tratta
di gestione amministrativa ed organiz-
zativa dei vari Club. Va dettò però sia
che l’area dei progetti sovente è lascia-
ta alla “creatività” dei vari Soci coin-
volti, soprattutto per quei progetti che
non necessitano di seguire l’imposta-
zione regolamentata dalle sovvenzioni
della Rotary Foundation (SDG e SG);
sia che il Manuale di Procedura, pur
nella sua complessità, non soddisfa i
requisiti della norma di riferimento.
A tal proposito risultata evidente co-
me la crescente esigenza di stabilire
partnership con altre realtà attive nel
service e l’idea di realizzare progetti
pluriennali possa rendere necessario
condividere, tra i membri di un club,
un protocollo di regole e comportamen-
ti che possano essere seguiti dai vari
Soci che si possono avvicendare nella
gestione operativa ed organizzativa del
Club, ciò a tutti i livelli.
Infatti una delle criticità del Rotary è
rappresentata dal fatto che essendo
tutti volontari, può capitare, ed in club
con età media sotto i 55 anni, come
al RC Roma Centenario capita spesso,
che ci sia la necessità per un Socio
di allentare la sua disponibilità per
esigenze professionali e questo in alcu-
ne situazioni può anche rappresentare
l’interruzione di un progetto, sebbene
si siano già raggiunti interessanti ri-
sultati.
Questo pertanto è stato il primo motivo
che ha spinto il CD del RC Roma Cen-
tenario ha procedere a tappe forzate,
ma condivise, verso la redazione di un
manuale della qualità e relative proce-
dure, che hanno visto sin da subito il
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