 
          Non esiste un posto in cui non vorrei andare. Mia moglie mi
        
        
          fa notare che sono solito dire: “Se fondate un nuovo club
        
        
          tornerò a farvi visita l’anno prossimo”. Ed è una cosa che ho
        
        
          già detto in molti posti, per cui mia moglie mi dice: “Non
        
        
          fare promesse! Questo è un posto lontano e probabilmente
        
        
          non potrai ritornare”. Lei è più pratica di me, ma io voglio
        
        
          solo incoraggiarli.
        
        
          
            Come ha concepito l’idea del tema Accendi la
          
        
        
          
            luce del Rotary, e quale significato spera che
          
        
        
          
            abbia per i Rotariani?
          
        
        
          Ho iniziato a pensare a un tema dopo essere diventato vice
        
        
          presidente del Rotary. Quell’anno, il 2001, è stato un anno
        
        
          così difficile a causa dell’11 settembre. All’epoca avevo
        
        
          pensato: “Se un giorno diventerò presidente, quale tema
        
        
          adotterò?”. Avevo pensato di usare il titolo del mio libro,
        
        
          Trovare soluzioni, non scuse. E poi dopo aver consultato
        
        
          alcuni  miei  amici, ex governatori di Taiwan, dopo un paio
        
        
          di incontri, avevo scelto “Accendi la luce del Rotary” perché
        
        
          non abbiamo fatto abbastanza per mostrare lo splendore del
        
        
          Rotary al pubblico. Il Rotary ha realizzato tante buone opere
        
        
          in tante comunità di tutto il mondo. Dobbiamo essere orgo-
        
        
          gliosi di quello che abbiamo fatto. Una ventina o trentina di
        
        
          anni fa, mantenevamo un profilo basso, avevamo assunto un
        
        
          atteggiamento di umiltà, non ce la sentivamo di proclamare:
        
        
          “Aiutiamo le persone, facciamo donazioni”. Ma questo è un
        
        
          modo antiquato di pensare. Oggi la situazione è diversa. Se
        
        
          stiamo facendo qualcosa di buono dovremmo dirlo alla gente
        
        
          e così facendo le persone vorranno farsi coinvolgere con noi
        
        
          e aiutare i bisognosi.
        
        
          
            Alcuni presidenti sono tradizionalisti, altri so-
          
        
        
          
            no iconoclasti. A quale tipo appartiene Lei? Ri-
          
        
        
          
            tiene che il Rotary abbia bisogno di una scossa
          
        
        
          
            o semplicemente di una messa a punto?
          
        
        
          Voglio fare qualcosa di cui la gente si ricorderà. Ma l’incarico
        
        
          dura solo un anno. Non c’è abbastanza tempo per fare grandi
        
        
          cambiamenti e non si dovrebbero cambiare le cose solo per
        
        
          il gusto di cambiarle. Ma io non ho paura delle sfide, e se
        
        
          vedo che c’è qualcosa di palesemente sbagliato, mi darò da
        
        
          fare per assicurare che le cose vadano nella giusta direzio-
        
        
          ne. Non è compito del presidente cambiare tutto. Ci sono
        
        
          tante cose che si possono migliorare ma abbiamo bisogno di
        
        
          tempo e pazienza. Il mio compito è di assicurare che l’orga-
        
        
          nizzazione funzioni senza intoppi. Sono stato scelto a servire
        
        
          quest’organizzazione ed io farò del mio meglio perché so che
        
        
          è un’opportunità che si presenta solo una volta nella vita. Ed
        
        
          io spianerò la strada al mio successore.
        
        
          
            Qual’è l’eredità che vorrebbe tramandare ai
          
        
        
          
            posteri?
          
        
        
          Io sono il primo cinese ad avere l’opportunità di ricoprire
        
        
          quest’incarico, quindi ho un pesante fardello. Se conduco
        
        
          bene il mio compito, in futuro altri cinesi o asiatici avranno
        
        
          una possibilità in più. In caso contrario, le loro future possi-
        
        
          bilità nel Rotary potrebbero essere compromesse. Voglio che
        
        
          le persone un giorno possano guardare indietro e pensare
        
        
          che hanno scelto la persona giusta. Vorrei essere uno che ha
        
        
          consentito ai rotariani di farsi coinvolgere maggiormente e di
        
        
          avere reso l’esperienza più divertente - che ha convinto più
        
        
          famiglie a fare parte del Rotary. Il Rotary aiuta tante persone,
        
        
          ma siamo ancora una piccola minoranza. Se riusciamo ad
        
        
          attrarre maggiormente l’attenzione del pubblico, un numero
        
        
          maggiore di persone si affilierà. E saremo in grado di miglio-
        
        
          rare il mondo.
        
        
          
            INCONTRI
          
        
        
          19  il Presidente eletto RI
        
        
          
            Siamo estremamente orgogliosi di ciò che abbiamo fatto.
          
        
        
          
            Per questo dobbiamo raccontarlo alla gente: accendiamo la luce del Rotary.